Zash

Zash, il gioco dei contrasti

A Riposto, paese marinaro ai piedi dell’Etna, un country resort all’insegna della ruralità autentica unisce ospitalità raffinata e un'eccellente cucina in cui la Sicilia si esprime con forza e delicatezza.

Viaggiare lungo la costa ionica che va da Catania verso la provincia messinese permette di vivere e assaporare nel modo più esaustivo i tanti aspetti di una realtà ricca e variegata quanto quella siciliana, soddisfacendo, nell’arco di una settantina di chilometri, tanto i più placidi vacanzieri quanto gli intrepidi escursionisti, gli amanti delle città d’arte come i più sfegatati tiratardi. A Riposto, tranquillo paesino che vive di pesca e turismo dove sembra che il tempo si sia fermato, c’è Zash, dimora della famiglia Maugeri: un rifugio immerso nella campagna, un antico palmento che sussurra storie di un tempo, un giardino mediterraneo intriso di profumi e silenzi.

Tre anime che s’intrecciano in un’unica essenza, sospesa tra la maestosità dell’Etna e la trasparenza del mare, presenze opposte e complementari che sorreggono la magia del luogo. Qui, la terra cambia respiro a ogni passo: la sciara, nera eredità del fuoco, convive con gli agrumi d’origine araba e gli ulivi dalle radici greche: è una terra viva, primitiva e intensa, ma capace di accogliere con sorprendente dolcezza.

Un boutique hotel dallo spirito autenticamente rurale

 Il termine “Zash” si riferisce al suono della natura, e in particolare al suono dell’aria tra le foglie o al movimento di qualcosa di fluido. È un’espressione che evoca la percezione di suoni legati alla campagna e alla natura, percepibili solo nel silenzio. Sostare in questo country resort ai piedi del vulcano è un’esperienza che incanta i sensi e l’anima: significa immergersi nei panorami più coinvolgenti della Sicilia e lasciarsi sedurre da una bellezza silenziosa ma travolgente.

Zash
La piscina della country house

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da ogni camera di questo raffinato complesso si apre un’ampia vista che toglie il fiato, mentre la hall, ricavata nell’antico palmento, accoglie con sobria eleganza. Fuori, tra i filari dell’agrumeto, il tempo rallenta: un calice di vino in mano, una passeggiata tra la vegetazione rigogliosa, e lo spirito trova sollievo nella purezza selvaggia. Il progetto di ristrutturazione dei Maugeri ha voluto celebrare il preesistente, assecondando lo spirito dell’area circostante – in tutto e per tutto, un autentico edificio rurale – con un intervento architettonico discreto e silenzioso tutto giocato sui contrasti, tra antico e contemporaneo, dove la bellezza sta proprio nella ricerca dell’equilibrio.

E dove in particolare il rigore dei volumi strutturali si mescola alla natura spontanea che li circonda, rendendo il contesto ancora più vivo. Ogni dettaglio è pensato per un fine raro ed essenziale: rendere visibili, quasi scolpite nello spazio, le tracce dell’architettura contemporanea, affinché possano essere mentalmente “rimosse” e lasciare affiorare, in tutta la sua veridicità, l’anima autentica dell’ambiente.

Il ristorante stellato guidato da Giuseppe Raciti

Anche nella cucina capitanata da Giuseppe Raciti i contrasti si esaltano a vicenda, in un connubio di creatività, tradizione e territorio. Lo chef è giovane ma già affermato: finalista per due anni consecutivi (2016 e 2017) alla selezione nazionale del prestigioso Bocuse d’Or, conquista la stella Michelin nel 2019. La sua è una traiettoria intensa e precoce, iniziata nelle cucine d’eccellenza di maestri come Ezio Santin all’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano e Massimo Mantarro (Principi Cerami, Taormina), prima di approdare nella cucina di Zash.

Zash
Lo chef Giuseppe Raciti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Durante l’inverno, il ristorante si raccoglie all’interno, tra lastre di pietra lavica levigate dal tempo e spettacolari volte a crociera di calce e pietra pomice. Con l’arrivo dell’estate, invece, si apre all’esterno, su una terrazza incantevole affacciata sul giardino e sull’agrumeto. È qui che le sue creazioni prendono forma: piatti che intrecciano mare e terra in un equilibrio preciso, dove la Sicilia si esprime con forza e delicatezza attraverso agrumi, frutti di mare e ortaggi locali, reinterpretati con eleganza, armonia e texture sorprendenti.

Piatti signature tra armonie e opposizioni

Con Raciti, le architetture del gusto proiettano così la dimensione della sorpresa, individuando nella meraviglia il più versatile degli ingredienti. Lo studio della materia prima, della sua storia e della sua veracità si manifesta nella sua celebrazione e si veste di un apprezzabile design iconografico. Nel menu estivo, ad esempio, non possono passare inosservati alcuni suoi “classici” che trovano fervore proprio nell’antagonismo dei sapori: La Rosa di Ricciola (con avocado, mango, barbabietola rossa e jalapeño) è una felicissima combinazione armonica tra croccantezza e sapidità; Il Mio Uovo Croccante (con gelsi rossi e provola dolce) mette in risalto le sublimi consistenze delle parti; con il Tagliolino ai Ricci di Mare (con salsa beurre blanc, erba cipollina, limone e polpa di ricci), ampie sensazioni di salsedine precedono una golosissima crema giocata magistralmente tra il dolce e l’acidulo; nella Ventresca di Tonno alla Brace (con melanzana affumicata, cipolla rossa, pompelmo e salsa teriyaki) gli opposti semplicemente si rincorrono, si nobilitano, si completano, generando un qualcosa di nuovo, che vuole superare la razionale somma algebrica dei fattori.

In sala e in cantina

Al timone del servizio ci sono Alessandro Mancuso e Piero Cangemi, rispettivamente sommelier e maître, che guidano l’esperienza in sala con garbo e maestria, unendo attenzione al dettaglio e un’ospitalità misurata ma calorosa. La cantina è un vero e proprio scrigno: raccoglie gemme enologiche italiane e internazionali, verticali di grande valore e selezioni che rivelano un gusto raffinato, con un’attenzione particolare agli Champagne d’autore, ai distillati di pregio e – come è naturale aspettarsi – a un’impeccabile rappresentanza dei vini dell’Etna. Un accento speciale va anche posto, infine, sulla selezione di oli extravergini di oliva, frutto di un’attenta scelta tra piccoli produttori siciliani: una filiera che valorizza tanto la lavorazione artigianale quanto l’identità profonda del territorio.

Maggiori informazioni

Zash Country Boutique Hotel & Spa
Riposto (Catania)
zash.it

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