Per molti è impossibile rinunciare allo Spritz in orario aperitivo: stiamo parlando del drink più bevuto, quello più desiderato, il perfetto connubio tra la leggerezza e il sapore che gli italiani cercano nei bar. L’irresistibile richiamo di questo momento di convivialità continua a intrecciarsi profondamente con il tessuto sociale del Bel Paese, estendendosi ben oltre i dehors dei bar alla moda. Una recente indagine condotta da Cga by Niq, presentata in occasione dell’Aperitivo Festival di Milano (9-11 maggio), svela una tendenza a tratti sorprendente ma inequivocabile: l’aperitivo a casa si conferma un’abitudine radicata e in crescita. Il 51% degli italiani dedica oltre 50 euro all’anno all’acquisto di prodotti specifici per allestire un perfetto aperitivo domestico. Tra i dati più interessanti c’è anche una crescente attenzione alla qualità degli ingredienti e all’arte dell’abbinamento cibo-vino, confermando gli italiani come veri e propri “aperitaster”.
Lo spritz vince sempre
Il 37% degli intervistati dichiara di aver gustato almeno un aperitivo negli ultimi tre mesi, un aumento di sette punti percentuali rispetto al 2015. Tra di loro c’è addirittura il 46% che dice di concedersi questo momento almeno una volte al mese.
Il fascino dei locali è forte – il 77% degli amanti dell’aperitivo predilige bar diurni (39%), cocktail bar (34%) ed enoteche (15%) – ma l’importanza dell’esperienza culinaria associata è sempre più marcata. L’85% del campione considera fondamentale la proposta di stuzzichini e abbinamenti, prestando attenzione all’origine degli ingredienti, alle certificazioni di qualità, al legame con il territorio e alla cura nella preparazione.
Interessante notare come gli intervistati si dimostrino aperti anche a opzioni analcoliche (il 15% le preferisce in via esclusiva, mentre il 61% le alterna a quelle alcoliche), a testimonianza di una cultura dell’aperitivo inclusiva e variegata.
Per quanto concerne le bevande più gettonate, lo Spritz si conferma incontrastato re dell’aperitivo con il 33% delle preferenze, seguito dal Prosecco (29%) e dalla birra (26%). Nel panorama analcolico, spiccano gli aperitivi in bottiglia pronti da bere (56%), seguiti dai cocktail analcolici, anch’essi in bottiglia, e dai succhi di frutta (entrambi con il 12% delle preferenze).
Questi dati delineano un quadro vivace e dinamico dell’aperitivo in Italia, un rito che si evolve e si adatta alle nuove esigenze senza perdere il suo spirito conviviale e il suo legame con la qualità e il gusto. Che siate tra le mura domestiche o nel vostro locale preferito, l’aperitivo si conferma un’espressione autentica del piacere di stare insieme e della ricchezza dell’enogastronomia italiana.