Vent’anni fa l’altoatesino Roland “Aks” Gruber ha inventato lo Hugo Spritz, un cocktail semplice ma delizioso a base di Prosecco, soda e liquore al sambuco. Questo drink, che inizialmente si chiamava Otto, è diventato popolare in tutto il mondo, e bar di ogni luogo creano deliziose varianti, come lo Hugo Spritz al tè verde dove è protagonista il liquore ai fiori di sambuco. Di cosa si tratta? È un aperitivo alcolico leggermente dolce, fruttato e dalle spiccate note floreali che cattura perfettamente l’essenza della primavera.
La leggerezza dei liquori al sambuco
Ci sono molti liquori al sambuco sul mercato: dal Fleur de Sureau Sauvage di Giffard al Fiorente, fatto in Italia con i fiori che crescono sulle Alpi. Ma forse il più conosciuto è il St-Germain, liquore francese la cui produzione inizia a maggio, con la raccolta di fiori di sambuco selvatico.
«La fioritura del sambuco è molto breve: una volta all’anno, per circa sei settimane», racconta Franck Dedieu, bartender vincitore di numerosi premi e global brand ambassador per St-Germain. Da maggio a inizio giugno, squadre di raccoglitori professionisti lavorano tra Francia, Canada e Ungheria per raccogliere i fiori selvatici. La fioritura è spettacolare, con i fiorellini bianchi che sbocciano numerosissimi in grappoli ombrelliformi su arbusti che possono raggiungere i 12 metri di altezza, mentre la loro dolce fragranza riempie l’aria. Una volta raccolti, devono essere trasformati in fretta: «È una corsa contro il tempo», continua Dedieu.
Il St-Germain è prodotto con una tecnica che si chiama macerazione dinamica: i fiori sono immersi in acqua calda che viene mossa costantemente per facilitare l’estrazione di aromi e sapori. L’estratto di fiori di sambuco viene quindi mescolato con zucchero, etanolo e brandy francese, che dona al liquore il caratteristico gusto intenso e vellutato. La tonalità dorata del St-Germain è dovuta al polline, che funziona come colorante naturale. Secondo l’azienda produttrice, ci vogliono almeno mille fiori per creare una singola bottiglia. Il risultato è un liquore dalle note complesse, che vanno ben oltre l’aroma del sambuco: al palato il St-Germain richiama frutto della passione e mango, melone, uva bianca e pera, con una freschezza floreale che si amalgama perfettamente a quasi tutti i cocktail più classici, dal Margarita al Negroni, aggiungendo un tocco di primavera a ogni bicchiere.