giovani-alcol-rapporto

Giovani e alcol: segnali di ripresa nel consumo tra Gen Z nei mercati chiave

Cresce il coinvolgimento dei consumatori più giovani nel comparto beverage: nuove abitudini e maggiore apertura alla sperimentazione.

Negli ultimi due anni il rapporto tra la Generazione Z e il consumo di bevande alcoliche ha mostrato una progressiva inversione di tendenza. Secondo i più recenti dati diffusi da Iwsr Drinks Market Analysis, nei quindici principali mercati mondiali la quota di giovani che ha dichiarato di aver consumato alcol negli ultimi sei mesi è salita dal 66% dell’aprile 2023 al 73% del marzo 2025.

I giovani stanno tornando a bere alcolici: si spera con maggiore consapevolezza

Un segmento che fino a pochi anni fa veniva identificato per la scarsa propensione al consumo di alcolici, influenzato da ragioni legate alla salute, attenzione allo stile di vita e fattori economici, sta ora registrando segnali di risveglio. È quanto emerge dal report dell’istituto britannico specializzato nell’analisi dei mercati beverage a livello globale.

Il fenomeno, definito dagli analisti come un processo di re-engaging with alcohol, interessa principalmente Stati Uniti, Regno Unito, India e Australia, dove i dati di consumo tra gli appartenenti alla Gen Z mostrano incrementi significativi. Negli Stati Uniti, ad esempio, il coinvolgimento dei giovani adulti tra 18 e 27 anni è passato dal 46% al 70% nel biennio 2023–2025, mentre nel Regno Unito la quota ha raggiunto il 76%. Incrementi simili si sono registrati in India e Australia, rispettivamente al 70% e all’83%.

genz-vino-alcol

Secondo Iwsr, oltre all’aumento del consumo occasionale, si rileva una maggiore predisposizione alla sperimentazione: la Gen Z si avvicina con curiosità a nuove categorie di prodotto, in particolare nel comparto dei superalcolici, e dimostra un rinnovato interesse per i consumi fuori casa.

Un altro dato di rilievo riguarda il segmento della birra premium, che in mercati come Brasile, Francia e Spagna ha registrato una crescita più consistente rispetto ad altre categorie beverage. Parallelamente, si osserva un rallentamento dell’interesse verso le versioni analcoliche e una battuta d’arresto nella tendenza alla premiumizzazione di vino e liquori.

Sul piano globale, lo scenario rimane eterogeneo. Gli Stati Uniti, penalizzati da un clima macroeconomico instabile e dalle incognite legate ai dazi, e la Cina, mostrano segnali di prudenza nei consumi. Al contrario, l’India si conferma il mercato più dinamico: qui Millennial e Gen Z, soprattutto nelle grandi aree urbane, mantengono un atteggiamento ottimistico e una disponibilità di spesa elevata, proseguendo la frequentazione di locali e il consumo di alcolici di fascia medio-alta.

Come sottolineato da Richard Halstead, responsabile consumer insights di IWSR, «la propensione a uscire e a investire in occasioni di socialità legate al consumo di alcol è in ripresa tra i più giovani, in controtendenza rispetto all’idea diffusa che la Gen Z stia progressivamente abbandonando questo comparto».

Il quadro delineato suggerisce dunque una nuova fase per il mercato globale del beverage, dove a orientare le scelte dei consumatori più giovani non è soltanto la ricerca della sobrietà o del benessere, ma una rinnovata disponibilità a esplorare, scegliere e spendere, soprattutto in contesti di consumo esperienziale.

Maggiori informazioni

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati