Secondo l’indagine Eumetra, commissionata da Lavazza, il 52% dei romani fa colazione fuori casa almeno una volta al mese. Il 76% la consuma al bar. Ma non si tratta più solo di un espresso al volo e via: la colazione sta cambiando forma, contenuto e significato. È diventata un momento sociale, condiviso (anche online), sempre più curato — dal tipo di caffè alla proposta food.
È in questo contesto che s’inserisce la nuova iniziativa di Lavazza: la collezione Tales of Italy, dedicata alle città simbolo della cultura del caffè italiano (Milano, Venezia, Napoli e Roma), lanciata con un evento nella Capitale dove il rito del mattino è stato interpretato anche dal pastry chef Fabrizio Fiorani, tra i protagonisti della nuova pasticceria italiana (nostro Best Pastry Chef Under 35 nel 2020).
Il bar come nuova destinazione urbana
Che il bar sia tornato centrale nella routine metropolitana non è una novità. Ma l’abitudine è cambiata: non si va solo nel locale sotto casa, ma si sceglie dove andare a fare colazione, si cercano esperienze, atmosfere, identità. «Oggi il bar è una vera destinazione: si va in un posto specifico per l’esperienza che offre, per il tipo di caffè, per la qualità dell’ambiente», ha spiegato Marco Barbieri, direttore marketing Lavazza Italia.
Il caffè è il primo criterio di scelta, soprattutto a Roma (43% degli intervistati), seguito da atmosfera, proposta food e servizio. La colazione si fa sempre più spesso seduti, rilassati, in modalità “slow” — oppure in chiave “social breakfast”: un cappuccino estetico, un cornetto ben fatto e lo scatto su Instagram è quasi automatico.
La miscela “Trastevere”: dolcezza, fermentazione e storytelling
La nuova miscela Trastevere, presentata durante l’evento romano, è la risposta Lavazza a questa evoluzione del gusto. Tostata per il canale professionale, è costruita attorno a una Robusta fermentata, che ne aumenta la dolcezza e le dona note vinose ed esotiche. L’obiettivo è parlare a un pubblico più giovane e attento all’esperienza sensoriale, senza perdere la riconoscibilità dell’espresso italiano.
«La colazione è cambiata, e anche il caffè deve evolvere. Abbiamo voluto creare una proposta contemporanea, più rotonda, più dolce, senza perdere il Dna del nostro espresso», ha aggiunto Barbieri.
Il maritozzo (quadrato) secondo Fiorani

Ad accompagnare la miscela romana, il pastry chef Fabrizio Fiorani ha firmato un pairing che gioca sulla tradizione ma con libertà creativa: il maritozzo con forma quadrata, impasto all’olio extravergine e crema pasticcera. A completare l’esperienza, il cappuccino Ode a Roma con amarena candita, fondente e briciole di biscotto. «Il maritozzo non è una brioche al burro: è un impasto romano, fatto con l’olio», ha ricordato Fiorani dal palco, «e anche se nasce rotondo, oggi può diventare quadrato e raccontare la città in modo nuovo».
Fiorani ha creato quattro colazioni in abbinamento alle miscele Lavazza, una per ogni città: risotto dolce per Milano, tiramisù “indossabile” per Venezia, sfogliatella rivisitata per Napoli, nel segno di un approccio che unisce alta pasticceria e storytelling cittadino.
Che si tratti, quindi, di un maritozzo, di un cornetto classico o di una sfogliatella destrutturata, la colazione fuori casa nel 2025 è molto più che una tappa obbligata: è uno spazio per stare bene, per condividere, per raccontarsi.
Il caffè resta protagonista, ma oggi a fare la differenza sono l’atmosfera, la cura per ogni dettaglio e la capacità del locale di trasformare la colazione in un’esperienza autentica e sociale, non solo un gesto di routine.