Sì, è vero, era fortemente consigliato nella medicina primordiale dell’Impero romano. Prosciutto e melone è il risultato di un incontro tra cultura gastronomica, credenze mediche e pratiche sociali che attraversano più di duemila anni di storia. L’accostamento tra il dolce succoso del frutto e la sapidità intensa del salume affonda infatti le sue radici nella teoria dei quattro umori di Ippocrate, proseguendo con Galeno nell’antica Roma e trovando spazio nei trattati ottocenteschi di Pellegrino Artusi.
Dall’antica Roma ad Artusi
Amatissimo già nel Medioevo, in realtà il melone veniva considerato tanto delizioso quanto pericoloso. La sua natura “fredda e umida”, secondo i medici dell’epoca, poteva generare squilibri nell’organismo e causare malanni improvvisi. Non è un caso che alla morte improvvisa di papa Paolo II, nel 1471, si attribuì la colpa ai due meloni consumati la sera precedente.
L’interpretazione si basava sulla teoria dei quattro umori, elaborata nel V secolo a.C. da Ippocrate: sangue (caldo-umido), bile gialla (caldo-secca), bile nera (freddo-secca) e flegma (freddo-umido). Ogni alimento contribuiva a rafforzare o a squilibrare queste sostanze. I frutti, ritenuti freddi e umidi, dovevano quindi essere compensati da cibi caldi e secchi, tra cui carni stagionate e vino.
Nonostante le diffidenze, il melone non scomparve mai dalle mense aristocratiche. Già Galeno, medico personale di Marco Aurelio, consigliava di abbinarlo con alimenti sapidi e secchi per bilanciarne la natura “pericolosa”. È qui che il prosciutto crudo, salume sapientemente stagionato, si rivela il compagno ideale.
La combinazione divenne parte della cultura alimentare italiana e nel XIX secolo fu consacrata nel ricettario di Pellegrino Artusi, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, dove prosciutto e melone venivano proposti come preparazione armoniosa, capace di coniugare gusto e benessere.
Oggi sta conoscendo una nuova linfa grazie alla freschezza del frutto, che contrasta e al tempo stesso valorizza la sapidità del prosciutto crudo, trasformando due ingredienti semplici in un incontro equilibrato e raffinato ma negli ultimi trent’anni le cose non sono state sempre così lineari. Prosciutto e melone è stato un simbolo della banchettistica degli anni Ottanta e per molti era ormai un abbinamento superato. Grazie ai social è tornato di moda, anche se fa ancora fatica a trovare spazio nei ristoranti più avveduti.