Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) ha riconosciuto ufficialmente il Consorzio Nazionale Grappa. Si tratta di un traguardo storico che sancisce il pieno ingresso della Grappa nel sistema dei Consorzi di tutela, ponendola sullo stesso piano di vini e specialità alimentari protette con Indicazione Geografica (IG).
Il riconoscimento non solo difende il distillato simbolo del Made in Italy, ma segna anche l’inizio di una nuova stagione per il comparto, fornendo uno strumento più strutturato per la promozione e la crescita internazionale.
Dati e mercati: il dinamismo del settore grappa
Questo riconoscimento ministeriale interviene in un momento di particolare dinamismo per il settore delle bevande spiritose italiane. Sebbene la Grappa rappresenti una quota di nicchia nell’export nazionale, il suo valore identitario è indiscusso. Nei primi sette mesi del 2025, le esportazioni hanno mantenuto una tendenza positiva, registrando una variazione a volume del +2%, con un controvalore di circa 19 milioni di euro.

Il mercato di riferimento per la Grappa si conferma prevalentemente europeo, con la Germania in testa con oltre il 50% del totale export (circa 10 milioni di euro), seguita da Svizzera e Austria. Merita una nota la crescita del 64% registrata nelle esportazioni verso gli Stati Uniti, un dato che riflette la capacità del distillato di guadagnare terreno in mercati strategici, anche a fronte delle dinamiche internazionali legate alle politiche di importazione.
In un contesto più ampio, è utile ricordare che il valore complessivo dell’export italiano di bevande spiritose è triplicato nell’ultimo decennio, consolidando l’intero settore come una voce economica rilevante del Made in Italy.
Il presidente del Consorzio Nazionale Grappa, Nuccio Caffo, ha espresso gratitudine per il risultato raggiunto, sottolineando la collaborazione tra i produttori e l’impegno di AssoDistil. Si evidenzia come questo strumento sia fondamentale per tutelare e promuovere il valore della Grappa, descritta come l’acquavite di bandiera, espressione di tradizione e di un modello di economia circolare.
Anche Cesare Mazzetti, presidente del Comitato Nazionale Acquaviti e Liquori di AssoDistil, ha rimarcato che il decreto ministeriale colma un vuoto normativo, allineando il settore delle IG a quello dei comparti vitivinicolo e agroalimentare. Il sistema dei Consorzi di tutela si è dimostrato un veicolo straordinario per il successo delle produzioni italiane, e ora anche le bevande spiritose a Indicazione Geografica potranno contare su questo strumento di rappresentanza e promozione efficace, in linea con la nuova Riforma europea delle Indicazioni Geografiche.