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Bere Champagne e mangiare come in trattoria: alla scoperta di Vineria Vignola

A due passi da Palazzo Farnese c'è un luogo dove il vino guida la cucina e la memoria si fa contemporanea: la visione di Luigi e Claudia.

Non distante da Villa Farnese, straordinario esempio di architettura tardo-rinascimentale firmato da Jacopo Barozzi da Vignola, nel cuore antico di Caprarola, si cela un luogo dove il tempo sembra rallentare per lasciare spazio ai sensi. È la Vineria Vignola, insegna che ha saputo intrecciare storia, territorio e passione, trasformando un antico caffè in una destinazione gastronomica di raffinata autenticità.

Siamo all’interno di Palazzo Moscheni, edificio che affonda le proprie radici nella seconda metà del Cinquecento, quando il cardinale Alessandro Farnese avviò il rinnovamento urbanistico del borgo. Lì dove un tempo si vendeva il latte, poi il caffè e infine il vino, oggi prende vita un progetto che ha la delicatezza della memoria e la forza della visione.

Una storia di passione e radici

La Vineria Vignola nasce dall’incontro tra Luigi Picca e Claudia Lipperi, compagni nella vita e nel lavoro. Insieme hanno scelto di riportare a nuova vita uno spazio che per oltre un secolo è stato luogo di socialità e ristoro. Le vecchie cartoline in bianco e nero lo testimoniano: già nel 1907 la bottega fungeva da latteria, poi divenne caffè e bar nei primi del Novecento. Da allora, non ha mai smesso di accogliere i suoi ospiti.

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Per Luigi e Claudia, questa eredità rappresenta una responsabilità culturale e affettiva. Non un semplice esercizio di nostalgia, ma un atto d’amore verso la propria terra. «Abbiamo voluto creare un luogo dove bere un caffè o un calice di vino non fosse un gesto qualunque, ma un modo per sentirsi parte di una storia più grande», raccontano.

Il vino come architrave del progetto

È dal vino che tutto comincia. Luigi Picca, sommelier di lungo corso con esperienze di rilievo internazionale — dall’Enoteca Pinchiorri di Firenze all’Enoteca La Torre di Viterbo (di cui è fondatore), passando per Cote St. Jacques in Borgogna — ha costruito una carta di oltre 400 etichette, selezionate personalmente con la curiosità di chi considera ogni bottiglia una storia da raccontare.

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Le bollicine, soprattutto quelle francesi, occupano un posto d’onore: la Champagne è il suo grande amore, ma la carta guarda anche all’Italia e all’Europa con spirito inclusivo e competenza tecnica. Non mancano referenze a calice, scelte con l’intento di avvicinare gli ospiti alla cultura del vino attraverso l’esperienza diretta, senza dogmi né distanze.

La cucina come naturale conseguenza

Attorno al vino si è costruita una cucina di sostanza e misura, dove le materie prime dialogano con la tradizione locale ma si aprono volentieri a contaminazioni contemporanee. È una cucina che potremmo definire da trattoria moderna: schietta, riconoscibile, priva di orpelli.

I maltagliati acqua e farina, proposti all’amatriciana o alla gricia, raccontano il legame con la romanità più autentica, mentre il maiale di Cinta senese in porchetta e il coniglio alla cacciatora rievocano la memoria contadina, resa con precisione e tecnica. Ogni piatto nasce per dialogare con il bicchiere, in un equilibrio di aromi e sapori che parla di armonia e misura.

La selezione di salumi, formaggi e sfizi di bottega completa il quadro: prodotti scelti da piccoli artigiani, spesso di area laziale e toscana, valorizzati con intelligenza e rispetto. Non si cerca l’effetto sorpresa, ma la coerenza, la qualità, la verità del sapore.

L’atmosfera: tra storia e contemporaneità

La Via Dritta, su cui si affaccia la Vineria, è la spina dorsale del borgo di Caprarola: un rettilineo che attraversa secoli di storia. Varcando la soglia del locale, si percepisce immediatamente quella continuità tra passato e presente che rappresenta la cifra del progetto. Gli interni conservano le tracce architettoniche del palazzo, ma parlano un linguaggio moderno e accogliente.

La luce filtra attraverso ampie vetrate, le bottiglie si allineano come in una biblioteca del vino, e l’aroma del caffè accompagna le prime ore del mattino. Si apre presto, con colazioni curate, e si prosegue fino a notte, offrendo la possibilità di acquistare bottiglie, fare un aperitivo o un pasto completo, sempre in un clima di calda ospitalità.

Una coppia, un progetto, un pensiero

Luigi e Claudia incarnano due anime complementari. Lui, esploratore del gusto e viaggiatore instancabile, ha vissuto e lavorato in Inghilterra, Spagna e Francia, raccogliendo esperienze che oggi ritroviamo nei suoi abbinamenti e nelle sue parole. Lei, dopo la scuola alberghiera e anni di lavoro nella ristorazione, ha unito la passione per la caffetteria e la gastronomia con la competenza di sommelier.

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Insieme hanno dato vita a un progetto che non ha paura della profondità. «La nostra fortuna è poter condividere la stessa passione per il vino e per le persone», spiega Luigi. Ed è proprio questa dimensione umana, mai artefatta, a rendere la Vineria Vignola un luogo unico nel panorama laziale.

Caprarola è una di quelle mete che sfuggono ai radar del turismo di massa, ma che custodiscono un’anima antica, etrusca, viva. La riserva naturale dei Monti Cimini incornicia il borgo come un quadro, e la Vineria Vignola ne rappresenta oggi uno dei punti più autentici, dove la tradizione si rinnova ogni giorno senza perdere radici.

Chi siede ai tavoli di Palazzo Moscheni percepisce il respiro del tempo: le pietre, le foto d’epoca, il calice che si alza per brindare a una storia che continua. È un luogo che ricorda le piccole enoteche francesi degli anni ’90, quando l’arte del vino tornava a essere cultura quotidiana. «Se lo costruisci, loro verranno», diceva Kevin Costner ne “L’uomo dei sogni”: una frase che sembra scritta per Luigi e Claudia, che hanno costruito un sogno e ne hanno fatto una casa per gli appassionati.

Alla base del progetto c’è una convinzione profonda: il vino è un linguaggio universale, ma il dialetto con cui si esprime deve restare quello del territorio. Ogni etichetta in carta è il risultato di una ricerca personale, spesso frutto di incontri diretti con vignaioli indipendenti, da piccoli champagne d’autore a rossi vulcanici del Lazio, da eleganti bianchi di Borgogna ai più moderni orange wine italiani. Una passione che qui si respira ovunque, anche nel modo di accogliere gli ospiti, con quella naturalezza che ricorda le scene conviviali di Friends: sorrisi veri, conversazioni che si allungano, bicchieri che si riempiono “one more time”.

La Vineria Vignola è un manifesto di stile di vita.. Non c’è ostentazione, ma cultura; non c’è fretta, ma attenzione; non c’è moda, ma consapevolezza. In un’epoca in cui il vino rischia di diventare spettacolo o status symbol, Luigi e Claudia ne restituiscono il senso originario: gesto di incontro, dialogo.

Maggiori informazioni

Vineria Vignola (cucina e salumeria)

Piazza Vignola, 11, Caprarola (VT)
barvineriavignola.it

Foto di Marco Aquilani | Officina Visiva

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