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Calamarata con salsa di pomodoro e granchio blu.

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A tavola con gli alieni

Blueat, il progetto della start up riminese vuole trasformare il granchio blu da minaccia a deliziosa risorsa.

Alieno non è necessariamente sinonimo di cattivo. Quando parliamo dei nostri mari, è invece possibile che le specie arrivate da altrove diventino addirittura buonissime. E sotto molti punti di vista. Il viaggio del granchio blu parte dalle coste atlantiche tra Canada e Argentina, dove la sua polpa carnosa e saporita è impiegata in molte ricette, per approdare nel Mediterraneo sulla scia delle grandi navi. Se è stato inserito nella lista delle 100 IAS (Invasive Alien Species) più nocive presenti nel Mare Nostrum, lo si deve alla voracità e all’assenza dei suoi predatori naturali. Innumerevoli i danni causati alla pesca e all’allevamento dei molluschi, come ha constatato la biologa marina Carlotta Santolini, classe 1996, durate un viaggio di ricerca lungo le rive dell’Adriatico. Dal convergere delle diverse professionalità del gruppo di amiche di infanzia, e quasi coetanee, da lei coinvolte (Matilda Banchetti, Ilaria Cappuccini, Giulia Ricci e Alice Pari) è quindi nata a dicembre 2021 la società benefit Mariscadoras Srl, che sposa i principi della blue economy — proteggere l’ecosistema con il minimo investimento, utilizzando risorse già presenti nell’ambiente — alla volontà di generare un impatto positivo sulla società e la biosfera. Un sogno ambizioso, che le giovani riminesi con la passione del mare vogliono rendere concreto con la creazione di micro-filiere per la gestione della pesca e la trasformazione alimentare di questo granchio arrivato da lontano: dall’ideazione di sistemi di cattura sostenibile allo spostamento della domanda del mercato dalle varietà target, già ampiamente sovra-sfruttate, passando per l’introduzione di questa materia prima sulle nostre tavole. E con speranza di includere una quota femminile sempre maggiore in un comparto tradizionalmente maschile, nel ricordo dell’attività antica delle “poveracciaie”: le signore romagnole che raccoglievano vongole per venderle alle pescherie, valorizzando così una risorsa popolare e accessibile. Grazie alla collaborazione di chef aperti alle novità, che nel capoluogo romagnolo stanno già inserendo nei loro menu piatti dedicati (come, ad esempio, i nuovi tagliolini Blueat che si possono ordinare al Club Nautico di Rimini) e di tutti i cuochi casalinghi, il nostro paniere si può arricchire di un ingrediente in più, buono in tavola e ottimo per il mare.

Le fondatrici di Mariscadoras Srl sulla spiaggia di Rimini
Le fondatrici di Mariscadoras Srl sulla spiaggia di Rimini.

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