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Bar, bistrot e hotel al servizio dello smart working

Sono 80 al momento le strutture presenti nella community di Urbnx e la maggior parte è concentrata nel Nord Italia. «Entro l'anno vogliamo arrivare a 200 location», afferma il suo founder Giovanni Peracin.

«Il remote working sta cambiando le nostre abitudini e anche gli esercizi in città possono trarne benefici». Sono queste le parole che sintetizzano l’idea di Giovanni Peracin, founder di Urbnx, l’innovativa piattaforma dedicata allo smart working e ai lavoratori agili nata durante la pandemia. Un argomento sempre più attuale, sostenuto da un sistema di lavoro agile garantito dalla maggior parte delle aziende che concedono ai propri dipendenti la settimana ibrida, da casa o da qualsiasi parte si voglia. L’app Urbnx nasce con l’obiettivo di aiutare i lavoratori a individuare spazi di co-working o tavolini di un bar per organizzare call, ritagliarsi un paio d’ore di concentrazione o, al contrario, cercare stimoli e contatto con altre persone in luoghi diversi dalle ordinarie mura domestiche.

«Il lavoro da remoto è una modalità a cui i lavoratori non vogliono più rinunciare ma che non può ridursi sempre al “lavorare da casa”, oggi per molti significa “work from everywhere”, lavorare da posti diversi a seconda della necessità e specialmente nelle grandi città i bar sono una grande risorsa di spazi in questo senso – riflette Giovanni Peracin –. Penso che uno strumento come la nostra piattaforma possa essere davvero utile per locali come bar e bistrot perché permette di regolamentare gli spazi disponibili, dedicando ad esempio alcuni tavolini, in determinate fasce orarie, a chi vuole stare al computer. Attraverso l’app si accede alla location e si vedono gli spazi disponibili per una prenotazione. Facilissimo».

Una filosofia decisamente smart che, oltre ad aiutare i lavoratori, consente a bar, bistrot e hall di hotel di occupare in maniera proficua i propri luoghi durante l’arco giornata. L’applicazione infatti permette all’utente che ne usufruisce di prenotare con la massima flessibilità, una delle 80 strutture (divise tra bar, hotel, hub e dimore storiche) che hanno aderito al progetto. «Vogliamo arrivare a 200 location entro l’anno – afferma Peracin –, lancio la mia call to action a tutti i bar e bistrot che potrebbero attraverso la nostra piattaforma attrarre nuovi clienti, regolamentandone tempo e modalità di stazionamento. Aderire come host è facilissimo e gratuito».

Al momento, il raggio di azione principale dell’app è concentrato nel Nord Italia: nel capoluogo meneghino hanno aderito indirizzi come il versatile Open Milano, un bar bistrot pensato per il co-working nel cuore di Porta Romana, dotato di sale riunioni e, per la bella stagione, di un’ampia terrazza. Altrimenti, se si vuole godere del lusso e della comodità di una lounge d’albergo, il quattro stelle UnaHotels Century è il posto giusto, con tanto di bar, ristorante e sala meeting a disposizione. Per chi invece vuole rilassarsi alla vista della natura, fuori città c’è l’Hotel Rivalago situato sul lago d’Iseo con la Franciacorta a due passi. Le potenzialità di Urbnx sono anche quelle di avere tra i vari host delle location distanti dalle grandi città, come l’agriturismo Le Vigne Morosina nel mezzo della campagna trevigiana, dove gli utenti possono accompagnare il proprio tempo alla scrivania con merende, colazioni e pranzi tipici, aggiungendo la possibilità di pernottare in una delle camere vista giardino.

Maggiori informazioni

In apertura: Giovanni Peracin, founder di Urbnx

app.urbnx.com

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