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Cantina San Michele Appiano

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Cantina San Michele Appiano

Uno status di prestigio nel panorama enoico nazionale con l'obiettivo di portare la qualità altoatesina nel mondo: Sanct Valentin e Appius sono le etichette di punta.

Se oggi i vini dell’Alto Adige godono di un’otima reputazione, molti meriti vanno riconosciuti alla cooperazione e tra gli azionisti di riferimento in questo percorso di crescita condiviso c’è senza dubbio San Michele Appiano. Il successo e il posizionamento compiuto dalla cantina, in particolare sotto la guida del kellermeister Hans Terzer, ha contribuito infatti a trascinare la produzione del territorio sul podio di premi nazionali e internazionali. Costituita nel 1907 come cooperativa, oggi San Michele Appiano – che con la sua struttura da château alpino domina la Strada del Vino dell’Alto Adige – conta 320 soci che coltivano 385 ettari di vigneti, per il 75% dedicati a vitigni a bacca bianca. E i suoi vini, grazie a progetti enologici orientati a valorizzare il territorio e a giocare con il tempo di affinamento, si posizionano nella fascia alta di mercato. In particolare, nel 1986 nasce la linea di punta della cantina, denominata Sanct Valentin, caratterizzata da vigneti scelti delle zone più vocate con produzione limitatissima, mentre Hans Terzer ha messo la firma sul progetto Appius, un vino multi-vintage da uve di vigneti storici di Appiano che ogni anno viene reinterpretato, realizzando una limited edition in grado di entusiasmare gli appassionati di fine wines.
Anche grazie all’assunzione di uno status di prestigio nel panorama enoico italiano, la cantina oggi è presente in 40 paesi, con l’obiettivo di portare la cultura del vino italiano e la qualità altoatesina nel mondo. Se tra tini e botti il rigore di Terzer è leggendario, in vigna la disciplina è attenta al fattore sostenibilità. Si lavora con sistema di agricoltura integrata, con l’utilizzo delle tecniche di confusione sessuale per contrastare i parassiti; vige il divieto assoluto di erbicidi e anzi l’inerbimento è costante. Lavorando con basse rese, non è necessario l’utilizzo di concimi chimici e l’obiettivo è il mantenimento dei vigneti per decenni. Non manca poi l’attenzione al peso delle bottiglie, diminuito di recente, e all’utilizzo di energia fotovoltaica autoprodotta.

Appius

La nona cuvée nata dal sogno del kellermeister Hans Terzer ha una composizione in cui predomina lo Chardonnay (52%), a cui si aggiungono il Pinot Grigio (20%), il Pinot Bianco (15%) e il Sauvignon Blanc (13%). È un vino energico, che il tempo e l’affinamento in legno hanno plasmato nel segno della complessità, anche se l’acidità non domata consente di mantenere una spiccata eleganza.

Maggiori informazioni

Cantina San Michele Appiano
Via Circonvallazione 17-19, 39057 Appiano sulla strada del vino (BZ)
stmichael.it

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