La riserva naturale delle Isole dello Stagnone, con le sue distese di acqua e luce, i mulini a vento, gli aironi e i cumuli di sale lasciati al sole, rappresenta da circa 20 anni la finestra privilegiata delle Cantine Fina. Situata in Contrada Bausa, a due passi da Marsala, l’azienda, di carattere familiare, è gestita dal suo fondatore ed enologo Bruno Fina che negli anni 90, collaborando per oltre dieci anni con il grande Giacomo Tachis, papà del Sassicaia, ha sviluppato idee e competenze talmente forti da iniziare una produzione vinicola in proprio che ha visto la svolta definitiva nel 2005 grazie alla costruzione di una moderna cantina ricavata da un antico baglio siciliano. Bruno Fina, grazie all’aiuto dei figli Marco (commerciale ed amministrativo), Sergio (enotecnico) e Federica (marketing, comunicazione ed enoturismo), seguendo gli insegnamenti del maestro Tachis, porta avanti la sua impresa agricola attraverso una filosofia di produzione che ha sposato il biologico al cento per cento, dove convivono sperimentazione e tradizione tanto che, accanto agli autoctoni grillo, zibibbo, perricone e nero d’avola, si coltivano da sempre vitigni internazionali come traminer, sauvignon blanc, chardonnay, viognier, cabernet sauvignon, syrah, merlot e petit verdot.
Grazie al grande dinamismo di Federica “Kika” Fina, inclusa tra i 40 giovani under 40 scelti da Fortune Italia come protagonisti del vino nel nostro Paese, Cantine Fina è una della realtà più attive in Sicilia per quanto riguarda l’enoturismo che ha avuto il boom di presenza già nel 2015, anno in cui la famiglia ha aperto una nuova struttura di accoglienza per i turisti ai quali sono offerte tre esperienze ben distinte chiamate “Ci Vediamo in Cantina”, “Cucina La Mamma” e “I Racconti del Maestro”. In tale ambito c’è grande attenzione al connubio tra vino e musica che questa estate ha portato all’organizzazione del concerto estivo di Vinicio Capossela all’interno della tenuta. Piccola curiosità finale: la palma, che rappresenta il logo aziendale, è stata ripresa dai mosaici della Cappella Palatina del Palazzo dei Normanni di Palermo, dal 2015 Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
Terre Siciliane Igt El Aziz
Questo vino, che deriva il nome dall’arabo “Il Magnifico”, è il risultato di una vendemmia tardiva di Grillo che racconta, per suadenza dei profumi e complessità dei sapori, la ricchezza del territorio marsalese caratterizzato da vini che hanno dentro il sole e il mare della Sicilia più bella.
