Cerca
Close this search box.
Col Vetoraz

,

Col Vetoraz

Una cantina che è stata organizzata per vinificare separatamente ogni singolo vigneto e dotata di una sala degustazione in cui accoglie i visitatori, per un’esperienza sensoriale che coinvolge olfatto e gusto ma regala anche emozioni visive.

Oggi la denominazione “Prosecco” rischia di essere generica e forse di banalizzare la storia vitivinicola delle colline di Valdobbiadene e Conegliano. È partendo da questa considerazione che Col Vetoraz, dalla vendemmia 2017, ha compiuto una scelta non facile, rinunciando al termine Prosecco e preferendogli in etichetta la dicitura “Valdobbiadene Docg”, prevista da disciplinare. «Noi produciamo ciò che siamo – affermano da Col Vetoraz – e in ogni calice dei nostri spumanti ci sono le nostre radici». Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina si trova a quasi 400 mt di altitudine nella sottozona Cartizze. È qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando la coltivazione della vite. E un discendente diretto dei fondatori, Francesco Miotto, nel 1994 ha creato Col Vetoraz assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua. Una piccola realtà vitivinicola capace di crescere raggiungendo la produzione attuale: 23mila quintali di uva a denominazione (per il 20% da vigneti di proprietà e poi da 72 viticoltori di fiducia) da cui viene selezionata la produzione di 1,25 milioni di bottiglie, di cui solo il 20% è destinato all’export.
I pilastri di questa evoluzione lunga trent’anni sono riassunti dall’azienda in «rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée». Ecco che la cantina è stata organizzata per vinificare separatamente ogni singolo vigneto, strutturandola con 6 presse pneumatiche di medie dimensioni e 125 serbatoi di piccole-medie dimensioni, per cui solo le partite selezionate vengono destinate a Valdobbiadene Docg. Non a caso le ultime etichette presentate legano lo stile alle zone di provenienza, ovvero all’esposizione delle scoscese “Coste” di collina. Giocando sull’attrazione delle colline oggi tutelate come patrimonio Unesco, Col Vetoraz ha investito sull’enoturismo attrezzando una sala degustazione in cui accoglie i visitatori per un’esperienza sensoriale che coinvolge olfatto e gusto, ma regala anche emozioni visive grazie a una terrazza panoramica dove lo sguardo può spaziare sui vigneti digradanti fino a valle.

Valdobbiadene Docg Extra Brut Cuvée 

Questo pas dosé è il risultato di una prolungata e completa fermentazione mirata a mantenere le caratteristiche di aromaticità e morbidezza della produzione territoriale in un vino a zero residuo zuccherino. Il naso è floreale e fruttato, ma il sorso si rivela secco e raffinato nella cremosità, con un perlage fine e persistente.

Maggiori informazioni

Col Vetoraz
Str. delle Treziese 1, 31049 Valdobbiadene (Treviso)
colvetoraz.it

 

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati