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Cous Cous Fest 2023

Cous Cous Fest 2023, vince il Messico

Per la prima volta in gara al festival di San Vito Lo Capo, la squadra messicana – di stanza a Roma – diventa campione del mondo battendo l’Italia in finale. La giuria l’ha decretata la ricetta più buona, e più originale.

È il Messico, alla sua prima partecipazione alla manifestazione, il Paese vincitore del Campionato del mondo di cous cous, la gara internazionale tra chef provenienti da tutto il mondo che è il cuore del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, la cui 26^ edizione si è chiusa domenica 24 settembre. La squadra composta dalla chef Diana Beltran – alla guida di La Cucaracha, il primo ristorante messicano aperto a Roma, e del nuovo El Tiburon – e Rodrigo Zepeda Sánchez, chef ufficiale dell’Ambasciata del Messico a Roma, ha convinto la giuria tecnica presieduta da Giusi Battaglia (volto televisivo della trasmissione Giusina in cucina) i cui voti si sono sommati a quelli della giuria popolare che ha partecipato alla sfida finale come pubblico “assaggiatore”. A vincere è stata la loro ricetta di cous cous Mestizo, in cui la semola del brand Bia (tra i main sponsor dell’evento) era insaporita da manzo e maiale macinati, pomodoro e peperoncini. E se pensate che il cous cous c’entri poco con il paese del Centro America, potreste ricredervi: presente già in un ricettario dell’Ottocento (forse arrivato qui tramite i portoghesi), è un ingrediente piuttosto popolare che si sposa con i sapori locali in versioni calde e fredde.

In finale, a sfidare il Messico c’era l’Italia, rappresentata dallo chef sanvitese Antonino Grammatico (dell’Hotel Ristorante Oasi Da Paolo) e dal palermitano Benedetto Di Lorenzo, tornato in Sicilia per l’occasione dalla Svizzera (dove lavora presso il Blu Restaurant e Lounge di Locarno) per partecipare al Campionato Italiano Conad. È stato lui a conquistare la precedente giuria con il suo ricco e raffinato Rientro in Sicilia: cous cous bagnato con un brodo Dashi allo zafferano, bisque di gambero rosso, sashimi di tonno, jam di pomodoro, mayo alle erbe, perle d’olio d’oliva, polvere di cappero, micro-basilico e crumble piccante (nella foto di apertura). Di Lorenzo aveva battuto i colleghi Micaela Di Cola, da Roma, Stefano Zamboni, da Rovigo, e Antonello Pomata, chef di Carloforte che con i suoi Raiö de cascà au capun (ravioli ripieni di cous cous e zuppa di scorfano rosso imperiale, in cui aveva utilizzato ogni parte del pesce e tante erbe profumate di Sardegna) aveva però meritato il premio speciale UniCredit Italia per la sostenibilità ambientale e economica.

Molto interessante anche la sfida del Next Generation Student Conad, la competizione che ha coinvolto gli alunni degli Istituti alberghieri italiani che – sostenuti dai professori-coach –, impegnati a presentare le proprie ricette, tutte con spunti validi e spesso anche molto ben eseguiti. A vincere è stato Alessandro Di Gregorio, classe 2007, allievo dell’Istituto Danilo Dolci di Partinico, che ha portato la sua Cous…cassata, in cui la semola profumata agli agrumi è diventata parte integrante del tradizionale dolce siciliano.

Nel campionato internazionale, al team italiano composto da Grammatico e di Lorenzo è andato il premio speciale Food Network per l’armonia di sapori diversi, mentre la squadra messicana ha vinto anche il premio speciale Conad per l’originalità del piatto. La Palestina (con Manar Saman Hanna Khalilieh e Shady Hasbun) ha ricevuto il premio speciale Amadori per il miglior utilizzo della carne, mentre alla Tunisia (con Mohamed Ali Ben Abouda e Ben Slimene Belhassen) è andato il premio Electrolux per l’innovazione tecnologica nella cottura, e a Israele (con Tseela Rivka Rubinstein e Mauro Galigani) è stato assegnato il premio speciale Unicredit per la sostenibilità economica. Il Marocco (rappresentato da Abdessamad Bel-Kentaoui e Ihiya Hassan) ha invece ricevuto il Premio speciale memorial professor Enzo Battaglia, ex sindaco di San Vito Lo Capo, chef e uomo di cultura, scomparso da pochi mesi.

Andata in scena dal 15 al 24 settembre in un’atmosfera ancora pienamente estiva, la manifestazione che da oltre vent’anni prolunga la stagione della graziosa località balneare siciliana – organizzata dall’agenzia Feedback in partnership con il Comune di San Vito lo Capo e con il sostegno della Regione Siciliana – ha richiamato anche quest’anno un ampio pubblico, proponendo tante occasioni di assaggio (dei piatti in gara e di quelli serviti negli stand, più tanti altri prodotti di espositori dell’isola) ma anche concerti, cooking show, degustazioni, convegni e talk che ampliavano l’orizzonte oltre l’aspetto prettamente gastronomico, come il talk La valigia in cucina: in viaggio con Medici Senza Frontiere, che ha visto a confronto il conduttore televisivo Tinto, Roberto Scaini, operatore umanitario di MSF, e Abibata Konatè, presidente dell’associazione Mamma Africa, seguito dalla degustazione dell’Attiekè della Costa d’Avorio con Gamberi e zucchine a cura dello chef Issouf Sanogo.

Come sottolinea infatti il payoff – Beyond Bordersil Cous Cous Fest è anche il Festival dell’Integrazione culturale, che mostra come un ingrediente nato in Africa abbia trovato casa pressoché in tutto il mondo, unendo culture e popolazioni anche nel nome del cibo, pronto a vestirsi di aromi, spezie e sapori diversi dove ci può essere un “più buono” (secondo la giuria, e secondo i gusti di ciascuno) ma non un “più giusto”.

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