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Da Eataly torna la Festa della Pizza (e arriva la Carta delle Margherite)

Dal 30 settembre al 9 ottobre, nei diversi indirizzi italiani si celebra questo cibo amatissimo con corsi, degustazioni e tanti pizzaioli ospiti. E arriva anche la nuova sezione del menu dedicata alla regina delle pizze in sette varianti.

Non che ci sia bisogno di occasioni speciali per concedersi la gioia di una buona Margherita&co, ma la Festa della Pizza organizzata da Eataly nei diversi indirizzi italiani dotati di pizzeria ha sempre un certo appeal: dieci giorni pieni di incontri, degustazioni gratuite, corsi di impasto e cottura, presentazioni di libri (come la seconda opera di Fulvio Marino, Pizza per tutti, edito da Mondadori Electa), menu speciali tra cui i “degustapizza” per sbizzarrirsi con gli assaggi e soprattutto la possibilità di assaggiare, nelle diverse città, le proposte di bravi pizzaioli invitati per l’occasione a sfornare le proprie proposte.

Ma non sono da meno quelle della “casa”; anche perché il menu delle pizzerie Eataly presenta una bella novità: la Carta delle Margherite, frutto del lavoro di ricerca e sperimentazione attorno alla più classica – e amata – delle pizze che per Eataly rappresenta più del 50% delle pizze vendute (di cui il 30% sono margherite tradizionali e le altre margherite con bufala).
Già proposta da diverse pizzerie dello Stivale, che si sono cimentate a creare godibili variazioni sul tema spesso utilizzando tipologie diverse degli ingredienti canonici (dalle varietà di pomodoro al tipo di formaggio: mozzarella, fiordilatte, provola affumicata e così via), qui la nuova selezione “gioca in casa” con gli ingredienti dei propri fornitori se non realizzati direttamente in loco.

Il team di Eataly – guidato dal pizzaiolo Francesco Pompilio, che supervisiona le singole pizzerie – ha ragionato in modo da tenere insieme tradizione, stagionalità e creatività (oltre al “taglio vegetariano” che rende la Margherita perfetta anche per chi non mangia carne e pesce) per proporre delle pizze inedite pur senza tradire la tipologia.

Pomodoro, formaggio e componente aromatica restano dunque i tre pilastri fondamentali per la costruzione di ogni ricetta, giocando però con pomodori freschi o conservati e dalle consistenze diverse, con differenti formaggi freschi, varie componenti “green” e oli variamente aromatizzati per ampliare la gamma delle Margherite: si va dall’Originale (con fiordilatte) alla Bufala all’Affumicata (con pomodoro datterino giallo in succo, burrata affumicata e olio al basilico), ma c’è anche la Piccante (pomodoro datterino rosso in succo, fiordilatte, Pecorino Romano Dop Cibaria, peperoncino e menta). Fino alle proposte più sfiziose come la Pugliese (con pomodorini secchi, stracciatella, tarallo sbriciolato e rucola), la Tra Nord e Sud (Pomodoro 100% italiano, primosale in cottura, pesto rosso siciliano e fonduta al Parmigiano) e la Non Margherita (pomodori di varietà autoctone campane, primosale e pesto di Pra’ senz’aglio).

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