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Cotarella

Famiglia Cotarella

Il vino è il filo conduttore di progetti che intrecciano responsabilità sociale e formazione.

La storia della famiglia Cotarella potrebbe essere rappresentata come un arazzo nel quale, nel corso dei decenni, sono numerosi i fili che si sono andati aggiungendo. “Intreccio” è infatti il termine che torna più spesso, nei racconti di chi è coinvolto, quando si tratta di ripercorrerne le vicissitudini, a partire da quegli anni 60 che hanno visto Antonio e Domenico Cotarella avviare la loro prima cantina nel piccolo paese umbro di Monterubiaglio. Un passo oltre porta al 1979, quando la seconda generazione di fratelli Renzo e Riccardo fonda l’Azienda Vinicola Falesco a Montefiascone, nell’Alto Lazio, concentrando le energie — in netto anticipo sui tempi — sul recupero degli antichi vitigni della zona. Un esempio in particolare dice di una ricerca lunga vent’anni sulla varietà roscetto e culmina con l’avvento nel 1999 del Frentano, un vino che è emblema della ricchezza di un territorio ancora racchiusa solo in potenza. L’ultimo scatto (ma soltanto per il momento, naturalmente) avviene nel 2016, con il passaggio al trio al femminile delle nipoti Dominga, Marta ed Enrica, cugine sulla carta ma sorelle nell’animo, che ridisegnano il profilo dell’azienda ribattezzandola col proprio cognome. Si tratta di un’impronta netta che dalla carta dà il via a una reazione a catena di iniziative: l’acquisizione della tenuta toscana Le Macioche realizza il sogno di gettare radici nella patria del Brunello; la fondazione — appunto — di Intrecci, la scuola di Alta Formazione di Sala con l’obiettivo di formare nuovi esperti nel settore dell’accoglienza; l’inaugurazione di Fattoria Tellus, uno spazio didattico inclusivo rivolto soprattutto ai bambini con esigenze speciali e infine la Fondazione che porta il nome di famiglia, attiva nella prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare. «Ogni attività mi riporta comunque al mondo del vino – commenta Dominga a proposito dei molti comparti del proprio lavoro – che resta il mio primo amore, anche per rispetto della nostra storia e di mio padre. Cerco però di guardarlo da una prospettiva diversa, in modo che faccia da filo conduttore tra tutti i progetti. Il nostro faro è la coerenza, il valore più importante se vuoi lasciare un segno». Il settore enologico resta infatti nelle mani salde di Pierpaolo Chiasso, Direttore Generale ed enologo (nonché marito di Dominga) che, insieme al Presidente Riccardo Cotarella, produce vini che esprimono il terroir e coerenti con lo stile della cantina, fatto di tannini aggraziati, pulizia di frutto e nettezza nei profumi; bottiglie di grande personalità ma mai muscolose.

Maggiori informazioni

Montecchio (Terni)
famigliacotarella.it

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