La carne selvatica trova finalmente la sua casa: a Gubbio nasce un centro unico nel suo genere, pensato per riscoprirne il gusto e la sostenibilità. Il nuovo hub prende vita a Tenuta Borgo Santa Cecilia ed è frutto della collaborazione tra Fondazione Una e Cibo Selvaggio, il collettivo nato all’interno di Caccia Village.
Un’iniziativa pensata per chi lavora nella ristorazione, per i professionisti del settore alimentare e per chiunque voglia avvicinarsi in modo consapevole a una materia prima nobile, troppo spesso dimenticata, come la selvaggina.
Un’esperienza che parte dal bosco
La formazione non si limita a una cucina o a una sala didattica. Ci si potrà immergere in prima persona nel bosco per osservare l’habitat naturale degli animali selvatici, comprenderne abitudini, alimentazione e modalità di prelievo sostenibili. Un approccio esperienziale che porterà le persone a conoscere la carne selvatica fin dal suo contesto d’origine.
Il percorso prosegue nelle aree attrezzate della tenuta, dove si affrontano temi fondamentali come il trattamento, la macellazione e la valorizzazione dei tagli, fino ad arrivare alla cucina vera e propria. Ogni piatto nasce da una filiera controllata, dove il rispetto per l’ambiente e la conoscenza profonda della materia fanno la differenza tra un semplice utilizzo e una reale valorizzazione gastronomica.
Un polo nazionale per cultura e ricerca
Questo nuovo hub di Gubbio vuole essere molto più di un centro formativo. L’obiettivo è costruire una rete tra chef, cacciatori, trasformatori, veterinari e operatori del settore, promuovendo una cultura gastronomica e ambientale condivisa. Oltre ai corsi, infatti, troverete attività di ricerca scientifica sulla qualità e sicurezza delle carni selvatiche, consulenze per le aziende e iniziative pensate per favorire l’immissione sul mercato di nuovi prodotti sostenibili. Non mancheranno eventi, degustazioni e momenti di confronto aperti al pubblico, perché diffondere la conoscenza significa anche abbattere i pregiudizi e riscoprire carni di altissimo valore organolettico e nutrizionale, ancora troppo poco presenti sulle nostre tavole.
Alla guida di questo progetto c’è Tenuta Borgo Santa Cecilia, realtà umbra che integra riserva faunistico-venatoria, ospitalità e alta cucina. Tutto ciò che viene servito a tavola nasce all’interno della tenuta: coltivato, raccolto o cacciato in loco. Lo chef Alessio Pierini segue personalmente ogni fase, dall’avvistamento dell’animale fino alla trasformazione della carne, regalando piatti che raccontano un ecosistema, un territorio e una cultura gastronomica antica e attuale al tempo stesso.
A promuovere e sostenere il progetto c’è Fondazione Una, da anni impegnata nella tutela della biodiversità e nella costruzione di una filiera ambientale che metta in dialogo mondo venatorio, agricolo, ambientalista e scientifico. A loro si affianca Cibo Selvaggio, progetto nato per raccontare e divulgare senza preconcetti il valore gastronomico, culturale e nutrizionale della selvaggina, restituendole il posto che merita nella nostra cultura gastronomica.