Nel cuore delle colline toscane, immersi nella quiete e nell’eleganza senza tempo del Castello di Casole, incantevole proprietà del gruppo Belmond, si è svolta la presentazione de La Grande Dame 2018, l’ultima cuvée de prestige della Maison Veuve Clicquot: un evento esclusivo, intimo e raffinato, che ha saputo fondere la tradizione enologica francese con il fascino del paesaggio italiano e la cucina dell’executive chef Daniele Sera, perfetto interprete della filosofia culinaria Garden Gastronomy, elaborata attorno a uno degli Champagne più iconici al mondo.
Alla presentazione della nuova annata ha partecipato anche Gaëlle Goossens che lavora al fianco dello Chef de Caves della Maison Didier Mariotti e guida l’ufficio di Sviluppo, Innovazione e Comunicazione, responsabile della qualità dei vini di una delle case di Champagne più prestigiose. Con La Grande Dame 2018, l’azienda di Reims conferma il suo ruolo di protagonista assoluta nel mondo dello Champagne d’alta gamma. La presentazione al Castello di Casole, antico maniero che risalente al X secolo, ha rappresentato non solo un lancio enologico e commerciale, ma anche un momento di condivisione, cultura e celebrazione della bellezza in tutte le sue forme. Un brindisi che guarda al futuro, ispirato dal coraggio e dalla creatività di una donna fuori dal tempo come fu Barbe-Nicole Ponsardin, vedova Clicquot, che diede nuova spinta all’azienda ereditata alla morte del marito, nei primi dell’Ottocento.
La Grande Dame 2018, struttura ed energia
La nuova annata arriva dopo un inverno piovoso, e una primavera e un’estate caratterizzate da giornate di sole sopra la media che hanno dato luogo a un ottimo equilibrio delle uve, frutto di una vendemmia generosa e soleggiata. Raffinato ed elegante, questo Champagne arriva sul mercato con una notevole tensione e note di degustazione marcatamente agrumate dopo la sosta sui lieviti durata diversi anni. Struttura, energia e texture caratterizzano questo Pinot Nero a cui viene aggiunta una piccolissima parte di Chardonnay che dona morbidezza e carattere. L’etichetta più rappresentativa dell’azienda di Reims viene prodotta unicamente nelle annate in cui le uve sono di qualità eccezionale (l’ultima era è stata la 2015), e la 2018 rappresenta il 25° Millesimato dalla prima edizione realizzata nel 1962. Ad avvolgere la bottiglia, un cofanetto (proposto in enoteca al costo di 180 euro) realizzato in materiali naturali come canapa, cotone e fibre di legno certificato mentre la carta interna è riciclata al 100%.
Il menu costruito attorno all’etichetta, e il “ritorno” de La Grande Dame 1990
La ricerca dell’eccellenza ha dato vita anche alla Garden Gastronomy by Veuve Clicquot, nuovo concetto di gastronomia d’autore che per l’annata 2018 ha coinvolto lo chef del ristorante Tosca del Castello di Casole. Daniele Sera ha proposto un menu nato da un dialogo tra creatività, ricchezza vegetale e le sfumature cromatiche e aromatiche de La Grande Dame, gustata a tutto pasto.
Dagli antipasti – Seppia, gamberi, erbe aromatiche e caviale, e il Morone tonnato, cotto al vapore e accompagnato da una cremosa salsa tonnata e un’insalatina di acetosa e capperi – alle portate principali, il Raviolo alle verdure, curcuma e salsa al limone e il Risotto allo zafferano e zucchine romanesche. Piatti in piena armonia con la natura che circonda il Castello di Casole: una celebrazione dell’ambiente circostante, con un focus su prodotti semplici e freschi, coltivati negli orti limitrofi che hanno dato vita anche all’emblematico taco croccante che racchiude ben trenta varietà di erbe, germogli, fiori e frutti coltivati nella tenuta.
Gran finale con la deliziosa piccola pasticceria e La Grande Dame 1990 (Pinot Noir 61% e Chardonnay 39%), uno Champagne leggendario che la Maison Veuve Clicquot ha lanciato nel 1999 per festeggiare l’ingresso negli anni Duemila, riproponendolo adesso in una versione sboccata di recente e disponibile solo in Magnum e Jeroboam.