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Hotel Santa Sofia

Le migliori novità dove mangiare durante la Milano Fashion Week

In occasione della settimana della moda milanese abbiamo selezionato 10+1 destinazioni del momento: dalla pizza contemporanea alla trattoria "con i fronzoli", dai bistrot da Grand Hotel ai salotti gastronomici di Brera, ma non manca il cocktail d'autore.

Come ogni anno la capitale della moda italiana da oggi al 26 febbraio ospita la Milano Fashion Week che per il 2024 catalizzerà la città con 56 sfilate, 5 fashion show digitali e 26 eventi che avranno come focus la collezione autunno-inverno 2024-2025. Un evento che accoglie turisti, addetti del settore e appassionati da tutto il mondo, che al termine delle giornate potranno scoprire l’altra anima del capoluogo meneghino, quella gastronomica. Ecco quindi le novità glamour di Milano, dove l’offerta si declina tra ristoranti eleganti e contemporanei. Importante: prenotare sempre.

Varrone Pizza

Il noto imprenditore Massimo Minutelli, dopo il successo de La Griglia di Varrone, uno dei migliori indirizzi di carne in città – che quest’anno festeggerà i dieci anni dall’apertura – ha inaugurato a fine gennaio Varrone Pizza (bissando la prima sede lucchese) in stile napoletano. Negli ambienti decisamente appariscenti della pizzeria di via Federico Faruffini, in zona Wagner, il disco lievitato viene preparato secondo il metodo “poolish”, una lievitazione che si utilizza nella panificazione indiretta per migliorare digeribilità e consistenza. Tra i topping consigliati c’è quello con Salsa di pomodoro crudo con parmigiano 30 mesi, burro, stracciatella, pomodorini confit e pesto di Pra oppure Pesto di rucola, chips di melanzane, pomodorini confit, stracciatella e ricotta di bufala di Casa Madaio.

Iyo Temporary

In attesa che il nuovo locale di Iyo Experience riapra i battenti a maggio (dopo importanti lavori di restyling e nel concept dell’insegna, come i due laboratori in cui si svilupperà la pasticceria e la lavorazione del pesce), l’unica insegna stellata della città di cucina giapponese si è trasferita dal 12 gennaio nel temporary restaurant di piazza Alvaar Alto, dove si trovano gli altri due ristoranti del gruppo, Iyo Omakase e Aalto. In questa sede provvisoria non mancano le proposte fusion dello chef Katsumi Soga, riassunte in un mix di signature e piatti stagionali, tra cui il Crudo di calamaro sfrangiato, uovo di quaglia, caviale Royal Oscietra, verdure croccanti e salsa soba dashi, gli Udon tirati a mano con tartare di ostriche, miso disidratato e olio al cipollotto o la Tartare di wagyu, cracker di amaranto, estrazione di mandorla d’Avola, zucchine in osmosi e katsuobushi di mela.

Gloria

Big Mamma  il gruppo francese fondato nel 2013 da Victor Lugger e Tigrane Seydoux che si ispira alla cultura gastronomica italiana, dopo aver aperto 24 locali in dieci anni in cinque Paesi differenti – tra cui Spagna e Francia –, ha deciso di “sfidare” con il proprio format proprio l’Italia, aprendo a dicembre la trattoria Gloria, in via Tivoli 3. A guidare la brigata dell’indirizzo milanese c’è lo chef Manuel Prota: in carta tanti prodotti nostrani come prosciutto, mozzarella e burrata e diverse ricette che traggono spunto dalla nostra tradizione, come le Pappardelle al ragù o le Crocchette di vitello tonnato.

 Caruso Nuovo

Il Grand Hotel et de Milan – storica destinazione a cinque stelle lusso della città – ha scelto la figura carismatica e il tocco mediterraneo di Gennaro Esposito che, insieme al resident chef Francesco Potenza, ha lanciato l’offerta gastronomica del Caruso Nuovo, rinnovato totalmente nella location. La carta del bistrot ha come protagonisti i piatti della tradizione partenopea e meneghina, declinati in ricette iconiche del cuoco di Torre del Saracino come la Minestra di pasta mista con pesce di scoglio, l’immancabile Spaghetto al pomodoro del Vesuvio o nel gusto della Cotoletta alla milanese.

Polpo Viviana Varese

Dopo che Viviana Varese ha ufficializzato la notizia dell’imminente chiusura del suo Viva (l’ultimo servizio è previsto per il 20 aprile), chi ha voglia di assaggiare le proposte “da trattoria” della chef salernitana può varcare le porte di Polpo “Semplicemente pesce” in via Melzo 9, aperto a fine settembre in tandem con Ritu Dalmia. Qui ci si imbatte in un locale dinamico e senza fronzoli, dove il pesce è l’attore principale in ogni categoria del menu: dai crudi di ostriche ai plateaux di mare, dal King Crab al vapore con citronette, aioli e insalatina alla sezione dedicata alla brace con scampi, polpo e gamberi rossi tra le scelte da fare alla griglia.

Radisson Santa Sofia

Ha inaugurato ad aprile il quinto albergo di lusso del gruppo Radisson Collection nello Stivale, in quella che un tempo era la sede storica di Allianz Italia. All’Hotel Santa Sofia Milan la proposta gastronomica si divide in due atti ben distinti: al piano terra, negli spazi dell’ex cortile dell’edificio c’è il Sofia Kitchen & Bar, la formula bistrot aperta tutto il giorno con una selezione di piatti classici tra cui il Risotto allo Zafferano con Fondo di Faraona, mentre ci si può accomodare al bar per un calice di vino o un cocktail. La terrazza situata al settimo piano ospita invece l’Issei Rooftop, specializzato in cucina Nikkei, tra tacos ripieni di Aragosta, riso, maionese e katsuobushi, bao con Pollo marinato, chutney di lime e mais e gyoza al gusto di manzo, funghi shitake e dressing di spezie.

Confine Pizza e Cantina

Nel marzo del 2023 Francesco Capece (pizzaiolo) e Mario Ventura (maître e restaurant manager) – premiati ai Food&Wine Awards 2023 come Best Pizza Chef Under 35 – hanno portato a Milano un concetto inedito di pizza, meno legata alla versione tradizionale e più incline al fine dining, come dimostrano i tre percorsi degustazione dedicati al disco lievitato. Entrambi campani, il loro impasto è caratterizzato dalla farina di tipo 1 e dalle oltre 72 ore di maturazione che donano identità e carattere al disco, anche quando vengono utilizzate delle farce più saporite. Oltre alle pizze cotto in forno per cui non si può prescindere da un assaggio di margherita e dalla variante con bufala, ci sono le fritte, come quella al roast-beef, e per finire quelle cotte al padellino al vapore e al padellino con mais e semi di girasole. Per il beverage ci si affida alle competenze di Ventura, che ai piani inferiori di Confine “coltiva” una cantina di 100 metri quadrati.

Casa Fiori Chiari

Nel cuore di Brera, quartiere d’alto profilo della città meneghina, Casa Fiori Chiari è il nuovo ristorante di Triple Sea Food – il gruppo creato da quattro giovani imprenditori che oltre all’insegna di via Fiori Chiari ha aperto anche Vesta, il bistrot di mare guidato dall’ex sous chef di Iyo Giorgio Bresciani, e la Trattoria del Ciumba, tutti nell’elegante quadrilatero milanese – dedicato alla classicità della cucina italiana in un’atmosfera chic ed elegante. I primi sono un omaggio alla tradizione, con la “semplicità” delle Tagliatelle al ragù bolognese o nei Ravioli ricotta e spinaci, burro e salvia, mentre tra i secondi si cavalca la contemporaneità con la Ribeye di Rubia Gallega con funghi trifolati.

Innocenti Evasioni

Come per Iyo Temporary, qui la novità riguarda il cambio di location avvenuto lo scorso 8 aprile per Innocenti Evasioni, l’insegna di Tommaso Arrigoni (insignita di stella Michelin per 14 annate) che, dopo aver prestato servizio nella storica sede di via Bindellina per ben 25 anni, si è trasferita in via Candiani nel quartiere Bovisa. Da sempre è attento ai temi legati all’ambiente, lo chef ha continuato a dimostrare il suo impegno in fatto di sostenibilità energetica anche grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici. Oltre alle proposte alla carta ci sono tre menu degustazione, in cui sono presenti signature come il Filetto di halibut nero cavolfiore al burro di cannella e prugna secca (questo risale addirittura al 2023) e preparazioni che prendono spunto dalla stagione di riferimento, in questo caso l’inverno che ha il sapore della Sella di cervo con purea di zucca al forno, champignon e polvere di caffè.

Verso Capitaneo

Ci hanno messo poco meno di un anno i due fratelli Mario e Remo Capitaneo a guadagnarsi non una, ma due stelle Michelin in un colpo solo, grazie all’apertura del loro ristorante Verso nella cornice di piazza del Duomo. La coppia che per dieci anni ha lavorato al fianco di Enrico Bartolini ha sintetizzato la propria esperienza e la propria visione gastronomica in quest’insegna che abbatta totalmente la “quarta parete” tra sala e cucina. Tre chef’s table (fulcro della proposta) e un unico menu degustazione da sei portate da cui emerge la classe dei Capitaneo in piatti istintivi e intensi, tra cui i Ravioli di castagne, alloro, capriolo marinato e bottarga di muggine e l’Animella di vitello, salsa bernese al caffè e ricci di mare.

Rumore

Si trova all’interno di un ristorante che a sua volta è nascosto tra i portici di un hotel, Rumore (sì, proprio come il ritornello che rimane in testa cantato dalla Carrà), il nuovo cocktail bar di Portrait Milano, destinazione meneghina dedicata all’ospitalità, aperta a fine 2023 negli spazi dell’ex Seminario Arcivescovile. In un’atmosfera vibrante, gioiosa e chic, tra il tintinnio di coppe di champagne e cocktail d’autore, il nuovo progetto di Riccardo Giraudi è il connubio perfetto tra un bar di stampo americano e il savoir-faire italiano con riferimento al rito dell’aperitivo. Oltre alla proposta mixology curata da Sossio Del Prete, si possono gustare le proposte street food di Beefbar, ascoltare musica dal vivo e assistere a performance artistiche.

Maggiori informazioni

In apertura: la sala del Sofia Kitchen & Bar.

 

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