Al Vecchio Convento

L’unico ristorante di una frazione sull’Appennino tosco-romagnolo ospita chef da tutto il mondo

A Portico di Romagna torna l'evento organizzato da Matteo e Massimiliano Cameli, i figli degli storici proprietari di Al Vecchio Convento, il primo albergo diffuso in Emilia-Romagna.

Portico di Romagna è una frazione di Portico e San Benedetto, in provincia di Forlì-Cesena, e nonostante la dimensione a misura d’uomo (ad abitarci sono circa 300 anime) ha conquistato il pubblico internazionale. Sicuramente dal 1975, anno in cui i coniugi Gianni Cameli e Marisa Raggi sono arrivati qui da Milano per aprire il loro Al Vecchio Convento. La signora Marisa è originaria di questo borgo medievale e il richiamo delle origini ha avuto la meglio sulle opportunità che la coppia avrebbe potuto avere restando in un grande città. Eppure sono riusciti a far arrivare il mondo in un paesino dell’Appennino tosco-romagnolo grazie al loro hotel a gestione familiare sostenuto da una ristorazione di qualità. Un tre stelle che ha trasformato un vecchio palazzo in luogo di ospitalità il cui progetto si è ampliato fino a inglobare altre camere nel centro storico e affermarsi come primo albergo diffuso in Emilia-Romagna

Mentre l’albergatrice si sta dedicando alla sua libreria “libera”, dove i libri sono al servizio della comunità e al posto dei librai ci sono dei volontari, a continuare questo progetto a metà tra ospitalità e cucina è oggi uno dei due figli della coppia, Matteo Cameli – l’altro, Massimiliano, vive in Danimarca dove ha aperto due ristoranti: Al Vecchio Convento e Il Bisonte –, chef con esperienze fuori l’Italia, tra cui uno stage al Noma di Copenaghen e un altro al Frantzén di Stoccolma. «Sia io che mio fratello siamo cresciuti molto professionalmente all’estero ed entrambi abbiamo mogli danesi – racconta Matteo –. Io poi ho deciso di rientrare e proseguire il lavoro dei nostri genitori. Mio padre è stato un precursore sotto molti aspetti, su tutti tartufo e cacciagione». Lui ha quindi preso un po’ le redini dell’attività di Portico senza snaturarne il concept – certo, ci sono i cappelli ma sono ripieni di pernice o tra i dessert la torta è di aglio nero fermentato –, ogni anno i fratelli cercano di ritrovarsi proprio in questo villaggio per un’occasione che raduna chef da tutto il mondo. Si chiama Chef sotto il Portico l’evento nato un po’ per caso, dalla voglia di «fare qualcosa di diverso dalla solita sagra della tagliatella», scherza Matteo, e che per la quindicesima edizione funziona come calamita per tanti colleghi stranieri che si ritrovano per quattro sere a cucinare per il paese. «Inizialmente ci limitavamo al sabato sera, invitando cinque o sei amici chef: adesso sono in programma ben due serate di gala con musica dal vivo, postazione cocktail e pairing di vini a cura dell’associazione Stella dell’Appennino, più due appuntamenti in chiave street food in cui si proporranno gli stessi piatti delle prime cene ma in chiave casual e più accessibile», racconta sempre Matteo.

In programma dall’11 al 14 luglio, tra gli chef amici di quest’anno sono attesi Valerio Serino, Antonio Errico e Gianfranco Coizza, tre professionisti italiani che vivono nel Nord Europa, rispettivamente i primi due a Copenaghen e il terzo a Praga, poi Diego Munoz dal Perù, così come è Danitza Gabriela che lavora in Spagna, Oscar de Matos, spagnolo che sta in Svizzera, Carlos Horacio Gimenez dall’Argentina, il messicano Javier Mercado che è co-proprietario di un ristorante in Islanda, Veronica von Manz dalla Germania, e c’è ancora tanta Italia con Martina Liverani, Edi Dottori e il bartender peruviano Luis Flores.

Parte della manifestazione si svolgerà nel giardino interno di Al Vecchio Convento, corte appena rinnovata, dove servono le colazioni preparate in casa, dalle marmellate al pane. Del resto non ci sono altre insegne legate al mondo della ristorazione a Portico se non il mitico chiosco di San Rocco per le piadine. «È stata una sfida portare le persone in un posto lontano da tutto e la vera soddisfazione è vedere gente che torna ancora dopo vent’anni. Dal 2023 abbiamo anche aperto una scuola di cucina, e ci rivolgiamo principalmente a un pubblico straniero: tra le tappe includiamo un giro nella tartufaia, una degustazione con cantine locali e la libreria sociale di mia madre», racconta Matteo Cameli.

Maggiori informazioni

Al Vecchio Convento
Via Roma 7, 47010 Portico di Romagna (FC)
vecchioconvento.it

Chef sotto il Portico
dall’11 al 14 luglio

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