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Mora&Memo

Mora&Memo

Il progetto personale di Elisabetta Pala propone un nuovo sguardo sulla Sardegna del vino.

Ereditata la passione per vigne e vino dal nonno Salvatore, cresciuta girando tra i filari insieme al padre Mario in un “borgo del vino” qual è Serdiana, a pochi chilometri da Cagliari, Elisabetta Pala non poteva che dedicarsi a progetti enoici. Coltivando il sogno di un vino a propria somiglianza, nel 2011 sceglie di staccarsi senza conflitti dall’attività di famiglia e di avviare il progetto Mora&Memo. L’azienda ha radici e anima profondamente legate al territorio. Partendo dai 40 ettari ereditati dalla nonna, su colline calcaree a tratti marnose circondate da macchia mediterranea e ulivi, Elisabetta mette anima e corpo nella propria visione di un mondo enologico al femminile. Le prime bottiglie vedono la luce nel 2013. Sull’etichetta la giovane imprenditrice sceglie di mettere le bandidas, create dalla matita di Katia Marcias. Donne forti, che indossano l’austerità e l’eleganza dei costumi della Sardegna e che sono il simbolo dei valori rappresentati dalla cantina: capacità e perseveranza, spirito di sacrificio e gusto. Vignaiola e mamma — ma anche referente de Le Donne Del Vino per la Sardegna — Elisabetta Pala guida Mora&Memo con garbo e la porta a produrre sei etichette (tutte da vitigni autoctoni) per un totale di 80mila bottiglie, che distribuisce in Italia e all’estero. «Finalmente l’attenzione verso il vino di qui sta cambiando – rimarca – e siamo nelle carte dei ristoranti. La strada è ancora lunga, ma anche all’estero c’è più conoscenza dei nostri prodotti e delle peculiarità della nostra terra. Ora anche questa regione è un “brand” riconoscibile, capace di ritagliarsi una fetta di mercato». Anche per questo Elisabetta sceglie di puntare sui vitigni regionali: vermentino, cannonau, monica, ma anche bovale, nuragus e nasco. Mora&Memo è un’azienda piccolissima, una realtà artigianale dalla quale ogni bottiglia esce dopo esser passata dalle mani di chi il vino lo pensa, lo vinifica, lo racconta. Guardando in prospettiva, l’imprenditrice sostiene con convinzione l’evoluzione del mondo enoico verso la sostenibilità. «Noi
e molti altri stiamo spingendo sul risparmio energetico e la riduzione di CO2 – dice – per cui acquistiamo bottiglie più leggere, scegliamo materiali a impatto ridotto e riciclabili e facciamo attenzione alla scelta delle etichette».

Maggiori informazioni

Serdiana (Sud Sardegna)
moraememo.it

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