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Pollo Arrosto Day: con le mani si può

Il 2 ottobre è in programma la sesta edizione della maratona di eventi – sui social e a tavola – che celebra questo piatto di culto. E anche gli chef sanciscono la deroga al galateo.

Dita e tovagliolo sempre pronto, o coltello e forchetta? Da quando il pollo arrosto, emblema della “cucina di casa” e senza fronzoli pressoché a tutte le latitudini, è ricomparso anche nei menu d’autore e sulle tavole dei ristoranti stellati, il dilemma – tutto sommato trascurabile in osteria o in famiglia – è tornato a porsi. A indicare la risposta non mancano illustri precedenti, come la regina Margherita che durante una cena di corte, per mettere a proprio agio il consuocero, lo zar Nicola I, in difficoltà, afferrò una coscia di pollo per addentarla; d’altro canto anche alla corte di Francia, prima dell’arrivo di Caterina de’ Medici con il suo carico di usanze e forchette non c’era molta altra scelta, e comunque la nobiltà rinascimentale era solita gustarlo con tre dita.

Lo dice poi anche la scienza, per chi avesse bisogno di giustificazioni razionali e inconfutabili: secondo uno studio della Stevens University di New York, pubblicato sul Journal of Retailing, “toccare il cibo direttamente con le mani migliora l’esperienza sensoriale e aumenta le valutazioni edoniche del cibo nei consumatori dotati di autocontrollo”. Insomma il cibo risulta più buono, la masticazione più soddisfacente, confermando lo slogan “chi non si lecca le dita gode solo a metà”.

Per la gioia di chi non ama troppo le formalità, l’abitudine di mangiare il pollo lasciando da parte le posate è stata ormai sdoganata da illustri chef, che anzi si divertono a mandare in tavola piatti e proposte che costringono i commensali a sporcarsi le mani: da David Chang, con la sua ostrica di pollo fritta, da mangiare a mo’ di chicken nugget, al basco Andoni Luis Aduriz che sul sito del ristorante basco Mugaritz, 2 stelle Michelin, dichiara apertamente che “mangiare con le mani è una regressione naturale verso il nostro stato più primitivo, è ritrovare noi stessi. Senza artifici”. Gli fa eco Cristina Bowerman (1 stella Michelin da Glass Hostaria a Roma e tanti progetti sempre in pentola), che racconta: «Mangiare con le mani è il gesto più intimo che c’è: coinvolge tutti i cinque sensi e abbatte ogni elemento di separazione tra noi e il cibo. E si addice perfettamente al pollo, alimento centrale per la nostra dieta, tra le carni più salutari». Tanto che ha in programma di servire al ristorante, nei prossimi mesi, quattro menu basati solo su questa carne bianca, con tutte le sue parti cucinate in tante ricette diverse.

E sono (siamo) in tanti a pensarla come loro: secondo l’Indagine Doxa realizzata per Unaitalia, Associazione nazionale dei produttori di carni bianche, che conferma anche il grande amore degli italiani per il pollo arrosto (il 74%, vale a dire circa 40 milioni, lo mangia almeno una volta al mese; il 39% una volta a settimana e il 32% due volte, soprattutto tra i giovani, anche se è una passione piuttosto trasversale), ben il 53% preferisce mangiarlo con le mani, soprattutto a casa e in famiglia (59%). Ma sale al 64% la percentuale di chi sarebbe disposto a farlo se il galateo lo autorizzasse.

Ebbene quest’anno – in occasione della sesta edizione del Pollo Arrosto Day, la grande maratona social organizzata da Unaitalia – arriva pure la “benedizione” dell’Accademia del Galateo, che ha stilato il Manifesto del #polloarrostoconlemani con dieci consigli per gustare il pollo senza posate senza perdere l’aplomb: ad esempio mai in occasioni formali o al primo appuntamento, rigorosamente con le mani pulite, a piccoli bocconi ed evitando il mignolo alzato. E pure di leccarsi le dita a meno che non si sia da soli (o in compagnia totalmente informale, diremmo).

Il decalogo completo sarà svelato e firmato il 2 ottobre, in occasione appunto della maratona social in programma dalle 11.30 sui canali di Viva il pollo (la community creata da Una per gli amanti di questo alimento), di Giallo Zafferano e dei vari protagonisti coinvolti: i seguitissimi chef-influencer toscani Federico Fusca (volto televisivo di È sempre Mezzogiorno) e Daniele Rossi (tiktoker di successo) e il popolare “star chef” Max Mariola che proporrà la sua ricetta delle alette di pollo.

Non poteva mancare poi Cristina Bowerman, che firma anche il piatto del #polloarrostoday 2022: il delizioso e avvolgente Pollo arrosto con kimchi di pesca e insalata con parisienne di pesche, con il pollo croccante (fatto marinare per una notte, cotto a bassa temperatura, cosparso di un mix di erbe e guanciale e infine cotto nuovamente per 15 minuti ad alta temperatura per fare la crosticina) da pucciare in una salsa di pesca fermentata frizzante, sapida e speziata.

Rigorosamente da consumare con le mani. O magari, in futuro, con l’Avvolgerello: prototipo di uno strumento pratico, ecologico e divertente per mangiare il pollo arrosto con le mani senza sporcarsi, progettato da Angelica Fu Fupei ed Emilia He Rui, che ha vinto il contest di design proposto agli studenti dell’Istituto Europeo di Design (IED). Per chi vuole saperne di più, l’appuntamento è per il 2 ottobre alle 15 su Viva il pollo con le studentesse e il loro professore, Davide Gallina.

Maggiori informazioni

Viva il Pollo
vivailpollo.it

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