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Teritoria, la svolta de Les Collectionneurs

Cambia nome la community di albergatori e ristoratori indipendenti presieduta da Ducasse, sempre più orientata alla promozione di un’ospitalità impegnata su temi legati alla sostenibilità ambientale e sociale e a biodiversità e territori.

Société à mission: è questa la nuova veste (secondo la forma giuridica francese che identifica una società con specifici obiettivi sociali e ambientali) che prende oggi les Collectionneurs, la community di cui Alain Ducasse è Brand President, fondata nel 1975 per riunire i ristoratori e gli albergatori (ma pure i viaggiatori) che condividono l’approccio fatto di qualità, passione e molto spesso calore familiare, capace di rendere il viaggio o la sosta gastronomica un’esperienza autentica e coinvolgente. Ma che oggi sempre più deve essere anche sostenibile per il pianeta e per i lavoratori, aiutando a conoscere i territori visitati in maniera virtuosa sotto più punti di vista. A segnare il cambio di passo verso un’ospitalità impegnata e attenta alle sfide che sempre più anche chi lavora in questo settore si trova ad affrontare, la nuova forma giuridica è accompagnata a un importante rebranding e a un nuovo nome: Teritoria.

Raccogliendo il testimone de Les Collectionneurs, la community di Teritoria – fortemente radicata soprattutto in Europa – conta oggi 430 indirizzi di charme, in gran parte hotel a 4 stelle, dimore di charme e ristoranti stellati, di cui 93 in Italia: da Tenuta Borgo Santa Cecilia a Gubbio al Grand Hotel Angiolieri a Villa Lubrense, da Lido 84 a Gardone Riviera a Villa Maiella in Abruzzo.

«Dobbiamo avere il coraggio di essere radicali per inventare un nuovo turismo. Un turismo che faccia amare il mondo. Un turismo con un futuro. Diventando Teritoria, la nostra community si assume la responsabilità di ripensare la propria attività in virtù di una maggiore sostenibilità», dichiara Alain Ducasse.

La scelta terminologica del nuovo brand sottolinea infatti la rinnovata attenzione all’”habitat” in cui lavorano i membri della community del settore dell’hôtellerie e della ristorazione, impegnati in modo concreto e misurabile ad affrontare tre grandi challenge: ridurre le emissioni di gas serra, migliorare la qualità di vita sul posto lavoro e preservare la biodiversità. Ad esempio, nel primo caso tutti gli albergatori e i ristoratori membri devono effettuare ogni due anni un’analisi dell’impronta di carbonio della propria struttura utilizzando (attraverso Clorofil.eco, calcolatore gratuito basato sul metodo Bilan Carbone, progettato per aiutare l’industria alberghiera e della ristorazione a svolgere il proprio ruolo nella transizione ecologica) e adottare le opportune misure per ridurre le proprie emissioni; altro strumento adottato è Peace&Work, che dà ai dipendenti la possibilità di esprimere giudizi anonimi sulla qualità di vita sul posto di lavoro, monitorando le pratiche di gestione interne e dando la possibilità di conoscere ed eventualmente migliorare la percezione da parte dei collaboratori; inoltre, in Francia (dove è già stato individuato il partner Agroof) e in Italia saranno finanziati progetti di agroforestazione che – unendo alberi, colture e bestiame – favorisce lo sviluppo della biodiversità, a tutela di suoli, risorse idriche e paesaggi.

Per perseguire gli obiettivi sociali e ambientali condivisi e monitorarne il raggiungimento, è stato inoltre istituito uno specifico Comitato composto da un albergatore, un ristoratore, un viaggiatore, un esperto di risorse umane, un esperto di ambiente e un rappresentante del brand, che si riunirà annualmente e si occuperà redigere una relazione da presentare all’assemblea generale al termine di ogni anno. Il livello di impegno nella sostenibilità ambientale di ciascuna struttura sarà visibile sulla pagina di riferimento sul sito teritoria.com, dove sarà anche possibile prenotare direttamente senza commissioni.

Maggiori informazioni

foto Teritoria, Julien Mouffron Gardner

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