Avendo molto poco spazio nel mio appartamento di New York, ho un paio di regole strette riguardo agli ingredienti che entrano nella mia cucina: niente che usi solo una volta e poi basta, e di certo nessun duplicato dello stesso prodotto. Ma c’è una categoria per cui faccio un’eccezione: la senape. È specialmente vero in estate, quando mi affido a diversi tipi per aggiungere facilmente un po’ di sprint praticamente a tutto, dai panini agli snack da aperitivo e alle grigliate. Ecco tutto quello che dovete sapere sulle sei tipologie di base di senape.
I sei tipi di senape essenziali
Senape in grani (all’antica)
Dalla consistenza grossolana e scoppiettante, la senape in grani è fatta mescolando semi di senape gialla e bruna con acqua e aceto di vino bianco fino a che, ammorbidendosi, forma una pasta grezza. Il carattere vibrante e piccante della senape in grani è perfetto per preparare la marinata per un filetto di maiale o da servire accanto a dei salumi.
Senape piccante
Ottenuta da un blend di semi di senape nera e bruna, vi aprirà i seni nasali con la sua pungenza simile a quella del wasabi o del rafano. Si può trovare in polvere essiccata, da unire alle salse, o in crema, già amalgamata con acqua per amplificarne la piccantezza. Mescolatela alla maionese per ammorbidirla un po’, come intingolo veloce per la frittura.
Senape al miele
Variante più morbida tra tutte, la senape al miele è ideale per farcire panini o da mescolare alla maionese per preparare un condimento cremoso, dolce e pungente. Nasce dalla combinazione di senape gialla e miele, ma la sua dolcezza può variare notevolmente in base a quanto miele viene aggiunto.
Senape gialla
Immancabile e sempre affidabile, è fatta con semi di senape gialla (dal sapore lieve e leggermente pepato) macinati finemente e mescolati con curcuma e a volte paprica. Spalmatela su un hot dog o spremetene una dose su uno smash burger (un trucco rubato alla catena In-N-Out) prima di cuocerlo sulla piastra.
Senape di Digione
Prende il nome dalla città francese dove è nata, ed è basata sul sapore intenso di semi di senape nera e bruna lasciati a bagno in vino bianco o verjus, meno acidi dell’aceto. Il risultato è una senape versatile che equilibra il gusto dei fondi e dona note acidule e piccanti alle vinaigrette.
Senape scura piccante
La scelta imprescindibile da spalmare sul pane di segale per un sandwich al pastrami, la senape scura piccante è il perfetto contrappunto per le carni grasse e saporite. Il suo colore maculato giallo e marrone deriva dai gusci scuri dei semi di senape bruna, che hanno un sapore più pungente e impetuoso.