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A Fatmata Binta il Basque Culinary World Prize 2022

La chef originaria della Sierra Leone ha ricevuto il riconoscimento per aver fatto conoscere la cultura culinaria nomade sostenibile e per la sua innovativa iniziativa pop-up "Dine on a Mat".

È andato a Fatmata Binta – cuoca originaria della Sierra Leone conosciuta come “Chef Binta” – il Basque Culinary World Prize 2022, premio istituito nel 2016 dal Governo Basco e dal Basque Culinary Center. Giunto alla settima edizione, il riconoscimento viene assegnato a quegli chef capaci di “lasciare il segno”, mettendo a frutto conoscenze, talento, creatività e energia per partecipare a cambiamenti sociali urgenti e necessari, veri esempi della forza trasformativa della gastronomia: al vincitore, decretato da una prestigiosa giuria internazionale presieduta dallo chef Joan Roca e composta da alcuni degli chef più influenti del mondo, va una somma di 100mila euro per realizzare un proprio progetto.

Binta è diventata con le sue iniziative un punto di riferimento nella cucina Fulani, ereditando le tradizioni della più grande tribù nomade dell’Africa (con oltre 20 milioni di persone che ne attraversano i territori) ma rendendola al tempo stesso moderna. E per farla conoscere anche oltre i confini africani, nel 2018 ha ideato l’iniziativa pop up “Dine on a Mat”: un ristorante anch’esso nomade, che ha portato in tre continenti diversi questa esperienza immersiva nei modi di mangiare e interagire con il cibo dei Fulani, che uniscono tecniche ancestrali, utilizzo di cereali e spezie, narrazioni e conversazioni che si snodano attorno alla condivisione del pasto, diventando così anche un momento di dialogo e comprensione, apprendimento e conoscenza di pratiche sostenibili. Le sue sono “cene pacifiche”, che rendono la cucina uno “spazio sicuro” unendo le persone e abbattendo le barriere.

Inoltre, Chef Binta ha creato la Fulani Kitchen Foundation, fondazione destinata a donne e ragazze di tutte le regioni Fulani per soddisfare bisogni sociali, educativi e di comunità, trasformando ingredienti come il fonio – prezioso cereale locale –in fonti di reddito, autonomia economica, sicurezza alimentare e lavorativa per le comunità rurali interessate. Sono oltre 300 le famiglie – appartenenti a 12 comunità e 4 regioni del Ghana – che beneficiano attualmente dell’iniziativa.

«Voglio ringraziare il Basque Culinary World Prize per questo premio», ha commentato Fatmata Binta. «È un vero onore non solo per me ma per tutte le donne che saranno legittimate e ispirate a raggiungere il loro massimo potenziale. Contribuirà a evidenziare le sfide che le donne affrontano, e soprattutto a trovarne le soluzioni. Un grazie al Basque Culinary World Prize per il contributo al cambiamento verso una società e un mondo migliore. Non possiamo più permetterci di disconoscere il potenziale delle donne. Il mondo deve sfruttare pienamente il talento e la saggezza delle donne. Che si tratti di sicurezza alimentare, ripresa economica o pace, la partecipazione delle donne è ora più che mai necessaria!».

Oltre a lei, la giuria ha premiato l’attività di altri due chef, assegnando menzioni speciali al britannico Douglas McMaster, fondatore del ristorante Silo – prima a Brighton e ora a Londra – e grande sostenitore del movimento zero rifiuti in gastronomia e artefice dell’iniziativa pionieristica “Zero Waste Cooking School”, e al brasilaino Edson Leite, che si è concentrato sulle zone povere del Brasile e ha ideato programmi di formazione culinaria e supporto personalizzato per i giovani in cerca di opportunità di lavoro attraverso il progetto educativo nomade “Gastronomia Periférica”.

 

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