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A Firenze riapre Giacosa, il bar del Negroni

Nuovo capitolo per lo storico caffè fiorentino: a firmare il menu dedicato a uno dei cocktail più bevuti al mondo è Luca Manni, già al bancone di Caffè Gilli e Paszkowski.

Nel 2019 il Negroni festeggiava un secolo di storia. Oggi si riscopre uno dei luoghi nel quale venne scritta. A Firenze riapre Caffè Giacosa, “Salotto d’Europa” che i fratelli da cui prende il nome inaugurarono nel 1860 – in realtà l’attività venne fondata a Torino nel 1815 – all’angolo fra via Tornabuoni e via della Spada, le cui vicende s’intrecciano in modo indelebile con quelle del bar mondiale. A distanza di più di 100 anni, a rendere omaggio a uno dei cocktail più bevuti al mondo pensa Luca Manni, bar supervisor del Gruppo Valenza, nuova proprietà che ha riaperto il locale, e già artefice del rilancio di due dei più antichi bar d’Italia, Caffè Gilli e Caffè Paszkowski, sempre nel capoluogo fiorentino, per i quali lo stesso Manni ha collaborato. «La rinascita di Giacosa è frutto di una serie di segnali che ho deciso di accogliere – racconta Marco Valenza –. È stato un po’ come se questo marchio, che ho acquistato nel 2019, volesse tornare in vita e mi avesse scelto come mezzo; credo che con la chiusura di Giacosa si fosse persa una parte importante della storia non solo di Firenze ma dell’Italia intera». Dopo un’importante opera di restyling a cura degli interior designer Paolo Becagli e Alessandro Interlando, Caffè Giacosa è pronto a scrivere una nuova pagina del bere fiorentino. A partire dal menu che non non poteva che essere interamente dedicato all’aperitivo italiano.

La drink list è composta da tre sezioni principali. Si parte con un omaggio alla tradizione con la presenza di “classici” Negroni in cui, se la ricetta resta invariata (gin, vermouth rosso e bitter), a cambiare sono le modalità di servizio o le tecniche di preparazione, come nel caso del Negroni shakerato. La parte centrale della carta è invece dedicata alle rivisitazioni in chiave moderna: nascono così creazioni come il Gibson Negroni o il Cham-on!, personale twist su un Negroni Bianco. Per iniziare la serata si consiglia di dare un’occhiata alla sezione Giacosa Creations, in cui si reinterpretano alcuni grandi classici come il Garibaldi, rivisto qui con Savoia Americano, Chinotto, arancia e cacao, o il Cardinale, arricchito da note d’incenso.

La città si riappropria di uno dei luoghi più emblematici della miscelazione italiana: «I locali storici hanno la stessa funzione dei monumenti – commenta Marco Valenza –: cosa sarebbe Venezia senza il Florian o il Quadri, Padova senza il Pedrocchi o Roma senza il Caffè Greco? Entrare in un locale dal grande passato fa respirare l’appartenenza di quel luogo alla città, a patto che chi lo guidi ne abbia una gestione attenta». La prova del nove è intanto ordinare un Giacosa Negroni, un loro signature da veri puristi del drink.

Maggiori informazioni

Caffè Giacosa
via della Spada, 10r, Firenze

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