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Venezia

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Al via la terza edizione della Venice Cocktail Week

Dal 23 al 29 ottobre una settimana di incontri ed eventi a tema mixology nei migliori locali della Laguna: a scandire le drink list di street bar e banconi d'hotel quest'anno saranno tre proposte tra signature, drink omaggio al Made in Italy e aperitivo di mezzogiorno.

Venezia è sempre di più una meta dove il mondo dell’enogastronomia è in continuo fermento – non a caso è stata inserita tra le nuove città del cibo dell’ultimo Italianissimo – e da oggi accoglie la terza edizione della Venice Cocktail Week, la kermesse ideata e diretta da Paola Mencarelli con il patrocinio del Comune di Venezia e il sostegno di Vela (società che contribuisce anche ad altri eventi cittadini, come la festa del Redentore o il carnevale). Una settimana dedicata alla filosofia del buon bere miscelato che dal 23 al 29 ottobre conduce alla scoperta dei mixology lagunare attraverso un itinerario tra 31 Cocktail Bar selezionati ad hoc.

«Se il primo anno è stata una scommessa, il secondo quello del consolidamento, il terzo sarà invece quello della conferma per Venice Cocktail Week – dichiara l’Assessore Comunale al Turismo, Simone Venturini –. Un appuntamento tanto atteso e ormai entrato in maniera stabile e strutturata nel palinsesto dei grandi appuntamenti della nostra città. Il bello della Venice Cocktail Week è che si sviluppa grazie alla collaborazione e all’arricchimento reciproco con il settore dell’alta ristorazione e dell’arte della mixology di eccellenza veneziana».

I locali partecipanti, suddivisi tra banconi d’hotel e bar specializzati, creeranno per l’occasione una drink list dedicata con tre ricette esclusive: un signature di libera interpretazione che rappresenti l’insegna, un cocktail omaggio al Made in Italy con prodotti di aziende esclusivamente italiane, format che rientra nell’iniziativa RiEsco a Bere Italiano, e una proposta fresca e leggera ideata per l’aperitivo di mezzogiorno, un rito della tradizione veneziana. L’obiettivo dell’evento è dare il giusto risalto agli indirizzi e ai bartender della Serenissima, anche quelli meno noti e al di fuori delle logiche delle classifiche.

«Quello dell’ospitalità è un settore in cui stilare classifiche e decretare un vincitore sembra essere diventato indispensabile – racconta Paola Mencarelli –. All’inizio anche per me questo sembrava essere il giusto modo di condurre un evento. Con il passare del tempo ho però sviluppato una sensibilità che mi ha portata a voler dare valore all’aspetto sociale e comunitario, focalizzandomi sul mettere in risalto le peculiarità di ogni singola realtà, senza andare a creare competizioni. Per questo motivo, come Florence Cocktail Week, anche Venice Cocktail Week si distingue dagli altri eventi del settore».

A fare da trade union con l’universo del beverage, ci saranno diverse attività correlate, come masterclass, presentazione di libri e momenti dedicati alla descrizione di prodotti, tecniche di miscelazione e format di bar. A destare curiosità l’iniziativa “dining with the spirits”, una serie di cene organizzate per creare sinergie tra il mondo della mixology e quello della cucina che quest’anno, rispetto ai precedenti, darà maggiore risalto ai 24 protagonisti individuati per rappresentare la scena gastronomica della Laguna; tra i nomi di spiccho sono presenti Venissa Osteria Contemporanea di Chiara Pavan e Francesco Brutto, il Glam di Enrico Bartolini e il Gio’s Restaurant&Terrace del St. Regis di Venezia.

«La Cocktail Week vuole essere lo strumento attraverso il quale ogni partecipante può emergere e farsi conoscere in base alla propria identità, – conclude la Mencarelli –. Grazie al consolidamento di una vera e propria community e all’innalzamento della qualità dell’offerta, sono sicura che la visibilità di ogni singola realtà o professionista durante la manifestazione durerà anche nel tempo a venire». L’originalità della manifestazione non lascia nulla al caso, come il logo firmato da Piero Lissoni con Lissoni&Partners, un’interpretazione personale e moderna che lega il mondo dei cocktail a Venezia, partendo dal disegno di una coppa Martini che si trasforma in gondola. Dove berlo? Al bancone del Londra Palace Venezia. 

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