Consorzio del vino Brunello di Montalcino

I 10 migliori vini assaggiati a Red Montalcino

Per il terzo anno si è svolto l'evento dedicato al Sangiovese in purezza prodotto in una delle denominazioni più famose al mondo. Tra le oltre 50 aziende presenti, abbiamo scelto alcune etichette che vale la pena provare, secondo noi.

Si declina in chiave pop l’estate del Consorzio del vino Brunello di Montalcino che venerdì 21 giugno ha organizzato anche quest’anno Red Montalcino, l’evento dedicato al Rosso Doc (100% Sangiovese) della denominazione. Espressione versatile e contemporanea di un territorio enoico conosciuto in tutto il mondo, il Rosso di Montalcino – che quest’anno spegne quaranta candeline – è stato protagonista di momenti di confronto e degustazioni presso la Fortezza di Montalcino che, per l’occasione, ha aperto i battenti anche a giornalisti e wine lover per il consueto walk around tasting con 68 aziende. Dai tanti assaggi effettuati è emerso che il Rosso di Montalcino, oggi, ha finalmente affermato la propria identità uscendo definitivamente dall’ombra del Brunello grazie alle sue caratteristiche di pronta beva ed ecletticità che ben si adattano alle esigenze del consumatore moderno. Dopo decine di Rosso di Montalcino degustati, abbiamo selezionato i dieci migliori.

Col D’Orcia – Rosso di Montalcino 2022

Ha una complessità aromatica raffinata che spazia tra spezie, fiori di campo e frutta nera succosa. Sorso vivido, di eleganza preziosa che si distende lungo e coerente fino a conquistare il palato.

L’Aietta – Rosso di Montalcino 2022

L’azienda di Francesco Mulinari è tra le più piccole di Montalcino e il suo Rosso è una vera chicca che esprime un incipit balsamico e dolce modulato su toni boschivi e terragni. Sorso di carattere che oscilla tra calore e freschezza fruttata.

Fattoi – Rosso di Montalcino 2022

Sangiovese di razza, di chiaro stampo tradizionale, emoziona per un naso dettagliato di frutta rossa croccante, violetta ed incenso. In bocca è aitante, armonico, tesissimo e generoso.

Mastrojanni – Rosso di Montalcino 2022

Conquista fin da subito, perché è immediato e moderno, si concede alternando aromi di frutta rossa matura e impuntature agrumate. Invitante e sinuoso al palato, è tonico, avvolgente e dai risvolti sapidi.

Sanlorenzo – Rosso di Montalcino 2022

Luciano Ciolfi da sempre interpreta egregiamente il terroir della zona sud, e più calda, di Montalcino e ogni anno, soprattutto col suo Rosso, riesce a imprimere ai suoi vini un fascino inconfondibile dove la solarità e l’avvolgenza del Sangiovese sono perle preziose e non fastidiose zavorre.

Tiezzi – Rosso di Montalcino “Vigna Poggio Cerrino” 2022

Enzo Tiezzi è parte della storia di Montalcino e il suo Rosso, da singola vigna, è sanguigno, verace, ammirevole per prontezza di beva e aderenza ad un territorio che in pochi sanno interpretare come questo grande vignaiolo.

Cava D’Onice – Rosso di Montalcino 2021

L’azienda, il cui nome è un omaggio all’adiacente cava di origini etrusche che negli anni della guerra aiutò la popolazione locale, produce questo Rosso da una piccola parcella di un ettaro. Il vino è carnale, profondo, denso di mora e refoli di spezie mediterranee. Tra i vini più gastronomici provati in Fortezza.

Poggio di Sotto – Rosso di Montalcino 2021

Da vigneti piantati nell’area di Castelnuovo dell’Abate nasce un Sangiovese in purezza che non smentisce la sua proverbiale raffinatezza e il suo essere etereo e luminoso. Al gusto sintetizza le sue doti: fresco, slanciato, finissimo e dotato di sconfinata scia sapida.

Val di Suga – Rosso di Montalcino “Vigna Spuntali” 2021

Da uno dei Cru storici di questa azienda situata nel versante sud-ovest di Montalcino nasce questo rosso intenso, stratificato e viscerale che, alla cieca, si fa fatica a distinguere dal suo fratello maggiore chiamato Brunello.

Poggio Antico – Rosso di Montalcino 1993

Il bonus track di questa giornata proviene dalla masterclass della mattina dove si sono degustate alcune vecchie annate di Rosso di Montalcino. Poggio Antico ha portato il vino più “vecchio” della batteria e, nonostante gli oltre trenta anni, ha incantato i presenti per la sua integrità e purezza. Degustandolo ci è venuta in mente una citazione di Frank Kafka: “Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio”.

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