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Jacopa Tastevere Dim Sum

Jacopa a Trastevere lancia il suo temporary asiatico guidato da una giovane pasticcera

In attesa che riapra il rooftop, nel ristorante e cocktail bar trasteverino è nato un Dim Sum pop-up primaverile.

È un hotel romano, ma tutti lo conoscono per il ristorante e il cocktail bar (da giugno a ottobre anche per la terrazza, a dire la verità). Stiamo parlando di Jacopa, l’indirizzo gastronomico aperto nel 2019 da Daniele Frontoni all’interno dell’hotel San Francesco nel rione Trastevere. Al numero 7 di via Jacapa de’ Settesoli (la geolocalizzazione fa intuire di più sulla scelta del nome) si viene per la cucina contemporanea, stagionale e dai sapori decisi a cura della resident chef Giacoma Mineo e del pastry chef Luca Andrea Ercoli, per un aperitivo da accompagnare con vini alla mescita, cocktail (c’è anche una carta per i Gin Tonic) e birre artigianali e, fino a giugno, anche per un temporary dal sapore asiatico, fruibile esclusivamente la domenica e il lunedì sera.

Il sogno del proprietario si è così finalmente concretizzato: «Ho sempre avuto una predilezione per il cibo fusion – racconta Frontoni –. Jacopa propone dal primo momento una cucina dinamica, divertente e dalle forti radici nazionali, che in estate la stessa resident chef rimodula con idee più snelle e adatte a un aperitivo o a una cena in terrazza. La voglia di sperimentare però mi accompagna dal primo momento in cui ho aperto e quando Maya Diegel mi ha portato il curriculum per lavorare qui in pasticceria, ho pensato che fosse arrivato il momento per lo spin-off orientale che da tanto avevo in mente. In attesa di aprire il nostro rooftop estivo è nato quindi un Dim Sum pop-up primaverile».

A seguire questa formula a tempo è una giovane cuoca cosmopolita che si è trasferita a Roma dalla Francia circa un anno fa. Di madre taiwanese e padre tedesco-svizzero, Diegel si è formata presso la scuola di cucina francese di Ferrandi a Parigi, un’occasione che le ha dato le basi della grande pasticceria e cucina d’oltralpe, per poi arrivare nella nostra Capitale dove ha lavorato nella partita dei dolci di Giano all’hotel W Rome.

Cosa aspettarsi dal suo format d’ispirazione orientale? Due percorsi da 30 euro l’uno, uno a base di carne e uno vegano, ciascuno con 8 portate, un tris di mochi gelato al gusto di tè verde, sesamo nero e mango. In entrambe i menu non mancano i ravioli a forma, Jiao Zi per chi volesse chiamarli con il loro nome originale, rigorosamente chiusi a mano e cotti al vapore nei tipici cestini di bamboo. In questo caso, le ricette sono tre: cavolo di Pechino e tofu affumicato, asparagi e piselli oppure maiale e verza che diventano con con patate dolci per chi sceglie il menu veg. Oltre a questi piatti, si trova la Pancia di maiale e funghi shiitake, il Tofu marinato con insalata di peperoni, cipolla e sedano, ma anche il Kimchi di pera e i Nems, ovvero gli involtini vietnamiti ripieni di pere e porro fritto, da mangiare avvolti in una foglia di insalata e menta, e il Mapo tofu, con peperoni, cipolla e sedano. Siate generosi quando usate le usate le salse e provate l’abbinamento con il tè selezionati dal negozio Namastèy di Roma, alternativa alcol free al vino con focus sul mondo del naturale.

Maggiori informazioni

Jacopa
via Jacopa de’ Settesoli 7, Roma
jacopa.it

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