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Etrusco Bar

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La drink list di un resort umbro è stata decisa dagli ospiti

Il cocktail bar di Borgo La Chiaracia vicino Orvieto presenta un’inedita proposta miscelata, suggerita dalle recensioni di chi soggiorna qui.

Come ogni indirizzo di ospitalità che si rispetti, anche un resort umbro immerso nel verde della campagna (non ci sono case intorno per almeno un chilometro) ha il suo cocktail bar di riferimento. Stiamo parlando di Borgo La Chiaracia, a mezz’ora di auto da Orvieto, noto per la sua Spa Livinna e il fine dining Radici condotto dall’ottimo chef Daniele Auricchio, che tra gli altri progetti continua a valorizzare Etrusco Bar, l’anima mixology di questo luogo del buen retiro.

A supervisionare l’offerta beverage è il trentacinquenne Alessio Ciucci che, in occasione della riapertura del bar, avvenuta lo scorso 8 marzo, dopo il consueto stop invernale (invece dal 2024 Borgo rimarrà aperto tutto l’anno), ha presentato una carta nuova di zecca, coadiuvato da Giovanni Moscatelli che lo affianca dietro al bancone e in sala. Unendo due precedenti drink list, una dedicata al territorio e l’altra che cambiava stagionalmente, Ciucci si è affidato al web e alle recensioni degli ospiti per costruire un’inedita proposta miscelata studiata su cinque parole chiave che raccontano altrettanti cocktail: Territorio, Relax, Persone, Moderno e Natura.

Per chi è già stato a Borgo La Chiaracia, Territorio, in realtà, esisteva già con il nome di Cuore ‒ adesso il nome completo è Negroni dal Cuore d’Italia ‒ costruito sartorialmente insieme al cliente che viene invitato a scegliere prodotti provenienti da Umbria, Toscana e Lazio. È di Gubbio, ad esempio, il gin di Anonima Distillazioni, alternativa umbra al Ginarte della vicina Toscana, per l’amaro si consiglia il Formidabile imbottigliato a Roma, mentre per restare vicini a Borgo La Chiaracia c’è il Vermouth rosso 05013, dal prefisso di Castel Giorgio, dove ci troviamo.

Ordinando Relax bisognerebbe ricevere anche delle cuffiette per ascoltare una delle canzoni dei Depeche Mode (la musica è tra le grandi passioni del bartender) che ha ispirato questo drink bilanciato sul contrasto dolce-salato. Dal liquore Amarea dai sentori di arancia prodotto a Livorno al cordiale con camomilla (un toccasana per la salute!) e zafferano, spezia che proviene da un’azienda agricola nel viterbese, coltivata dalla giovane e all’intraprendente Valentina Tescari (perché no, non proviene da una famiglia di agricoltori ma ha iniziato dal nulla la sua attività da forager), e che in miscelazione sposa benissimo il liquore ai fiori di sambuco e l’acqua delle olive in salamoia.

Di quanto siano cool i cocktail al caffè abbiamo parlato nel nostro ultimo contenuto Bottle Service e anche Alessio aveva in cantiere da un po’ una ricetta che fosse dedicata all’espresso. La risposta è arrivata con Persone in cui si utilizza un’arabica 100% di Lavazza, riscoprendo un po’ le origini di questa bevanda le cui bacche, leggenda narra, sono state scoperte da un pastore mentre faceva pascolare le sue pecore che, mangiando la drupa, cominciarono a produrre più latte. Ecco spiegata la presenza dello yogurt di pecora dell’azienda Alfina, inserita con la tecnica del milk washing. Come per il nostro Espresso Martini all’ananas, sulla superficie troverete tre chicchi di caffè che solitamente si aggiungono alla sambuca in segno di buon auspicio (avere mai sentito parlare della sambuca con la mosca?). La vera sorpresa arriva al momento del servizio, quando il liquido passa direttamente dalla moka alla coppa in stile Martini sotto i vostri occhi.

È Moderno, come il manifesto “Contro il logorio della vita” di Cynar, il twist sul Paloma che omaggia questo grande classico della miscelazione tornato alla ribalta. In questo caso troviamo uno shrub homemade con foglie di carciofo e una crusta di marmellata di rosa canina (in estate viene sostituita con quella di albicocca): è quella di Sibilla, azienda che si trova a Norcia, stessa marca che utilizzano anche nel buffet della colazione.

È una versione italiana del più classico Old Fashioned, Natura, drink con il quale Alessio si presentò al suo colloquio per entrare a Borgo La Chiaracia. Come rendere la bevuta più familiare anche per un alpino? Grappa al posto del whisky e miele millefiori che in estate diventa di girasole, poi di castagno in autunno e di fiori d’arancio in inverno. L’azienda è a dieci minuti di auto dal Borgo e si chiama Rohrwacher, proprio come il cognome delle famose Alba e Alice del cinema: è qui che loro sono cresciute e dove loro padre fa l’apicoltore.

Maggiori informazioni

Borgo La Chiaracia Resort & SPA
La Chiaracia, Località Borgo, 05013 Castel Giorgio (TR)
borgolachiaracia.it

 

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