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Sustànza

Marco Ambrosino continua a convincere

Sustanza a Napoli entra tra i “favoriti” della Guida Michelin a meno di un anno dalla sua apertura. Per noi si conferma un'esperienza identitaria per capire l'evoluzione gastronomica del capoluogo campano.

Quando si parla di gastronomia, l’associazione con la città di Napoli è quasi scontata. Ma se pizza, sfogliatelle o le intramontabili pasta e patate e gli ziti alla genovese – in molti casi “riadattate” al fine dining – sono impresse nella storia della cucina italiana, da tempo il capoluogo partenopeo cerca la sua strada al di là della tradizione. Un esempio da cui prender spunto è senz’altro Sustànza il ristorante al piano superiore di ScottoJonno, il cocktail bar la cui proposta mixology è supervisionata da Dom Carello, progetto fondato da Luca Iannuzzi e premiato ai nostri Food&Wine Italia Awards 2023 nella categoria Best Interior Design, grazie al progetto di Eugenio Tibaldi.

Garante del manifesto culinario che sta alla base di questa insegna è la complessità di pensiero e la sensibilità con cui Marco Ambrosino si è fatto conoscere al mondo: è con questi presupposti che lo chef procidano ha fatto il suo ingresso anche nella selezione della Guida Michelin, a meno di un anno dall’apertura del ristorante nella Galleria Principe di Napoli. «Entrare a far parte della Rossa è un onore, ma anche una grande responsabilitàafferma lo chef –, il mio obiettivo non cambia, però. Continuo ad approfondire la mia ricerca gastronomica, storica e antropologica sul Mediterraneo: oltre ai sapori voglio anche trasmettere dei messaggi. Primo fra tutti: il cibo è un gesto sociale, un prodotto fatto dalle persone per le persone, che racconta la storia delle tradizioni gastronomiche e delle sue avanguardie». Tra i piatti (di stagione, tra l’altro) che trasmettono al meglio la filosofia del cuoco napoletano non si può non menzionare il Carciofo alla brace con tartufo nero, agrumi, olive, cucunci e maggiorana (qui la ricetta) che per Napoli rappresenta «un prodotto identitario ed è per questo motivo che ho deciso di renderlo protagonista di un antipasto».

Alle parole di Ambrosino fanno eco quelle di Luca Iannuzzi, entusiasta per il riconoscimento ottenuto: «Quando ho deciso di rendere la Galleria Principe di Napoli un luogo polifunzionale dedicato alla valorizzazione della cultura napoletana, credevo fortemente in un successo a lungo termine del progetto. Non mi aspettavo questa soddisfazione in così poco tempo».

Maggiori informazioni

Sustànza Napoli
Galleria Principe di Napoli, 13, 80135 Napoli
sustanzanapoli.com

 

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