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cultura brassicola

A Bergamo torna il festival dedicato alla birra belga

L’evento sarà un’occasione per approfondire la cultura secolare e la tradizione dei prodotti brassicoli del Belgio, tra i più amanti al mondo.

La birra belga vanta una tradizione secolare e i primi cenni storici risalgono al XIV secolo, e viene considerata una vera e propria esperienza culturale tanto che l’Unesco l’ha aggiunta alla sua lista come Patrimonio intangibile dell’Umanità. Una cultura brassicola che per passione e conoscenza potrebbe paragonarsi a quella che il nostro Paese ha per il vino e che in Italia viene celebrata da due anni con un evento: stiamo parlando della Festa della Birra Belga che per il 2024 si svolgerà dal 17 al 19 maggio negli oltre 6mila metri quadrati dello Spazio Fase di Alzano Lombardo, una ex cartiera alle porte di Bergamo, riqualificata e adibita a uso esclusivo di feste ed eventi.

«In nessun Paese del mondo la cultura della birra è così sviluppata come in Belgio – racconta Roeland Storms, esperto del settore e organizzatore dell’evento –. Abbiamo circa 1.500 marche di birra e più di 700 profili di gusto diversi. Non per niente, la cultura della birra belga è stata inserita nella lista dei Patrimoni immateriali dell’Unesco. La Festa della Birra Belga sarà un viaggio affascinante sia per i veri fanatici, sia per coloro che scoprono la birra belga per la prima volta. Sarà the place to be! O meglio, the place to beer».

L’appuntamento è l’unico in Italia dedicato all’arte e alla tradizione di questo stile e per l’occasione si potranno assaggiare oltre 100 referenze a tema, servite dagli stessi mastri birrai belgi sia alla spina che in bottiglia, dalla più beverina e Pilsner alla Trappista d’abbazia, fino alla Lambic, dal gusto molto acido. L’evento si fa quindi promotore di espandere le conoscenze di questo mondo, detentore di ben 160 birrifici per un totale di 1.500 brand di birra che, nell’insieme, producono un giro d’affari da 2,2 miliardi di euro. Numeri importanti considerando che la popolazione belga si attesti su circa 11 milioni di abitanti.

Durante le giornate di venerdì, sabato e domenica ci sarà anche uno spazio quotidiano dedicato alle degustazioni guidate di cinque birre diverse per stile e profilo gustativo, condotte dal sommelier e appassionato Lorenzo Dabove. «I birrai belgi adottano ben quattro tipologie di fermentazione: bassa, alta, mista e spontanea; in questo modo, si è arrivati a produrre almeno dieci stili di birre – commenta Dabove –. Accanto alle classiche Blond, Saison e Tripel, si sta recentemente affermando la voglia di gustare e apprezzare birre dagli aromi e sapori più difficili, come le Lambic con note acide e lattiche, e le rosse di Fiandra, con note acetiche».

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