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Cantina Kurtatsch,
 la forza della comunità

La realtà cooperativa altoatesina presenta la nuova cantina e conferma la sua vocazione a realizzare vini unici, capaci di raccontare un territorio e la sua gente.

Cantina Kurtatsch

Frastagliata e sinuosa insieme, la facciata in dolomia bianca dell’enoteca della nuova sede di Cantina Kurtatsch riproduce in chiave stilizzata ma efficace la parete Milla. La spettacolare formazione rocciosa dolomitica alta cinquanta metri fa da cornice alla struttura (e da prezioso contenimento per la barricaia, cui garantisce le condizioni ideali) insieme ai vigneti e al grazioso paese di Cortaccia sulla Strada del Vino, sottolineando i tre elementi chiave del successo di questa storica realtà cooperativa: la montagna, le uve, l’uomo. O meglio la comunità.

Progettato dall’architetto Egon Kelderer, il nuovo edificio è stato inaugurato nel 2020, a segnare un traguardo importante: i 120 anni di Kurtatsch, fondata nel 1900 da 42 viticoltori locali con il sistema cooperativo per far fronte a un generale momento di crisi. Oggi sono 190 i soci (di cui ben 160 famiglie, e l’80% dei vigneti si trovano nel comune di Cortaccia) e Kurtatsch – presieduta dal 2014 da Andreas Kofler, alla guida di un team giovane e affiatato – continua a essere un modello per la capacità di coniugare numeri e qualità, con una produzione annua di 1,5 milioni di bottiglie. Qui – come in genere accade in Alto Adige, dove le cooperative gestiscono il 70% dei vigneti – la cooperazione non è solo un’etichetta, e assicura la sopravvivenza delle piccole aziende a conduzione familiare e delle tradizioni della comunità rurale, anche grazie all’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale.

La formazione continua di tutti gli agricoltori-soci, la flessibilità garantita da un sistema costante di monitoraggio e comunicazione e la selezione delle migliori parcelle all’interno dei singoli vigneti permettono di produrre vini eccellenti, firmati dall’enologo Othmar Doná: dai rossi in stile bordolese presentati con una degustazione alla cieca in occasione della manifestazione biennale Cortaccia Rossa, ai bianchi di grande freschezza ed eleganza come la cuvée Amos – il “vino di montagna” a base delle migliori uve bianche dei vigneti più in quota di Cortaccia – e il nuovo gewürztraminer Arenis.

 

DIVERSITÀ E VOCAZIONE, VINI UNICI DA UN TERRITORIO UNICO
Lo scenario montano in cui nascono i vini di Cantina Kurtatsch da sempre rappresenta una sfida ma anche una grande risorsa grazie alla sua naturale diversità. Esposizioni, suoli e altitudini (con un dislivello complessivo di 700 metri) diversificati per ogni parcella e ogni versante, permettono di individuare per ogni vitigno i terroir più vocati. Ad esempio, il pinot nero cresce nei vigneti d’altura di Glen e Mazon, dall’altro lato della valle dove il clima è più fresco, mentre gli altri vitigni a bacca rossa – come schiava, lagrein, merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon – prosperano nella zona più calda (seppur ventilata dalle correnti discendenti dal massiccio della Mendola) sulla destra di Cortaccia, con suoli argillosi-sabbiosi tra i 220 e i 450 metri. Le uve bianche – come pinot bianco, chardonnay, müller thurgau, sauvignon, gewürztraminer, moscato giallo, bronner, kerner – danno il meglio nei terreni limosi-ghiaiosi con dolomia delle zone più fresche di Cortaccia, tra 450 e 900 metri.

 

In collaborazione con Cantina Kurtatsch
Strada del Vino 23 Cortaccia (Bolzano)

cantina-kurtatsch.it