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Emilia Wine, nella terra del Lambrusco

Quattro storiche cantine del Reggiano animano una cooperativa che punta a valorizzare il territorio e la sua uva simbolo, recuperandone la diversità.

emilia wine

Emilia Wine nasce nel 2014 dall’unione di tre realtà importanti della provincia di Reggio Emilia – Cantina di Arceto, Cantina di Correggio e Cantina di Prato di Correggio – che condividevano il legame con la propria terra e il desiderio di preservarne sapori e tradizioni. A rappresentarne la comunità d’intenti e valori, scelgono un logo ispirato alla sagoma avveniristica di una de Le Vele, i tre ponti progettati dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava che sono ben visibili all’occhio percorrendo l’autostrada A1 in direzione della città emiliana: simbolo dinamico e inconfondibile di un territorio in movimento. Qui, tra le pianure di Correggio, San Martino e Rubiera e le colline di Arceto, Scandiano, Casalgrande e Albinea, la vite viene coltivata fin dall’epoca dell’antica Roma, giovandosi delle favorevoli condizioni pedoclimatiche, con una piovosità ideale e forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.

Con l’acquisizione, nello stesso anno, della storica cantina reggiana Casali Viticultori – fondata nel 1900 da Giuseppe Casali nella piccola frazione di Pratissolo alle porte di Scandiano, con 50 ettari di vigneto – Emilia Wine ha consolidato la propria presenza sul territorio e la capacità di farsi interprete e custode del suo patrimonio vitivinicolo che ha nel Lambrusco il suo protagonista di eccellenza, cui si affiancano altri vini e vitigni autoctoni come la Spergola e il Malbo gentile. Il Lambrusco resta tuttavia il protagonista principale della produzione, con numerose bottiglie dedicate e un progetto di recupero e valorizzazione dei cloni e delle tipologie meno conosciute, in collaborazione con l’Istituto Agrario A. Zanelli di Reggio Emilia che ospita un vigneto sperimentale con una collezione di varietà antiche.

Oggi la cooperativa presieduta da Davide Frascari – la cui sede amministrativa e legale si trova all’interno della moderna struttura di Cantina di Arceto – mette insieme oltre 730 soci che conducono circa 2000 ettari di vigneti tra il corso del Po e l’Appennino reggiano, producendo ogni anno circa 2 milioni di bottiglie. Di queste, 10.000 sono di Spumante Metodo Classico: dal Ca’ Besina Colli di Scandiano e Canossa Dop Brut Spergola Millesimato Casali Viticultori (il primo spumante Metodo Classico a essere stato prodotto in Emilia-Romagna), al Nudo Nature Colli di Scandiano e Canossa Dop Pas Dosè/Nature/Dosage Zero Spergola Cantina di Arceto.

Identificativa anche la linea di Lambrusco Pra di Bosso di Casali Viticultori, tra cui spicca il Pra di Bosso Storico Reggiano Dop: da uve lambrusco Maestri, lambrusco Salamino e malbo gentile vinificate con metodo Charmat, è un vino fresco e snello ma di carattere con sentori floreali marcati, tra cui spicca la violetta di campo, e note fruttate che ricordano i piccoli frutti di bosco. Perfetto per accompagnare sontuosi taglieri di salumi emiliani o un piatto di maccheroni al pettine con ragù d’anatra.

In collaborazione con Emilia Wine – www.emiliawine.eu
Facebook Casali Viticultori
Instagram @casaliviticultori