Per chi è appassionato di birra, al di là di mode e tendenze, la Franconia – regione storica formata da due distretti del Land di Baviera, nel sud della Germania – occupa un posto speciale: famosa per essere l’area geografica con la più alta concentrazione di attività brassicole al mondo, detiene non solo il primato internazionale di oltre trecento birrifici in un territorio ristretto – a cominciare dalla città di Bamberga, considerata la capitale della birra artigianale tedesca, con oltre dieci birrifici per soli 70mila abitanti –, ma anche un consumo medio pro capite di tutto riguardo: oltre 300 litri di birra l’anno, rispetto ai circa 30 italiani.
Soprattutto, nei microbirrifici locali nascono alcune birre leggendarie, spesso da “ricette” secolari tramandate di padre in figlio e a base di malti e luppoli rari e pregiati. L’insieme di tecniche, conoscenze e ingredienti dà origine a stili unici e a prodotti inconfondibili (e rarissimi, viste le esigue quantità) come le Rauchbier – birre dal tipico aroma affumicato e dalla particolare maltazione – e le Kellerbier, le cosiddette “birre di cantina” conservate nelle botti stoccate nei tunnel sotterranei dei sette colli di Bamberga con un processo particolare che, nella fase di lagerizzazione, prevede la fuoriuscita di anidride carbonica al fine di evitarne l’esplosione, e dà luogo a birre “piatte” ma decise, con una marcata luppolatura.
Si tratta di prodotti quasi oggetto di culto e ricercatissimi dagli appassionati italiani, che – se non riescono ad andare sul luogo – hanno soprattutto a Roma un punto di riferimento imprescindibile: il Ma che Siete Venuti a Fa, il popolare e super essenziale locale trasteverino di Emanuele Colonna. Grande conoscitore della scena brassicola francone e autore del libro Birra in Franconia, il publican romano (ma con origini tedesche da parte di madre), grazie alle amicizie con tanti produttori ha quasi sempre tra le sue spine qualche bel prodotto in arrivo da Bamberga e dintorni, e ha da poco avviato il Progetto BierKultur con cui importa in Italia anche diverse etichette più rare. È lui ad aver selezionato – come sempre – tutte le birre che saranno presenti all’ottava edizione del FrankenBierFest, la manifestazione che organizza insieme a Publigiovane Eventi per far conoscere la grande cultura brassicola francone (qualche nome tra i birrifici presenti con i loro prodotti: Heller-Trum Schlenkerla, Griess, Hummel, Spezial, Knoblach. E una notizia utile per i possessori di abbonamento ai trasporti cittadini: la Metrebus Card dà diritto a un gettone valido per una degustazione in omaggio). Come già per le precedenti edizioni, sarà la Limonaia di Villa Torlonia a ospitare, dal 12 al 14 aprile, quello che è diventato un appuntamento imprescindibile della scena romana. Ma non mancheranno le novità.
«Quest’anno a dire il vero ci siamo concentrati su realtà ancora più piccole del solito, tra cui alcuni birrifici comunali che producono birra solo due volte l’anno in impianti dell’inizio del secolo scorso», spiega Colonna. «Siamo entrati in contatto anche con nuovi progetti birrari che rendono la scena francone viva e che, pur rimanendo tradizionali, portano una ventata di innovazione». A Villa Torlonia, inoltre, si potranno trovare anche diverse specialità gastronomiche della zona – tra wurstel, schnitzel con kartoffelsalat, bretzel e strudel di mele – preparate secondo le ricette tipiche delle Gäststatte, le locande che spesso sorgono all’interno dei piccoli birrifici a gestione familiare dove le birre sono accompagnate da piatti della tradizione locale.
Una visita alla manifestazione nel bel parco romano a poca distanza da Porta Pia permetterà così di fare una passeggiata “virtuale” tra i villaggi della Franconia e le vie di Bamberga, immergendosi nell’atmosfera bavarese grazie agli assaggi di birra e cibo e alla mostra fotografica che ne racconta usi, costumi e folklore, dando magari lo spunto per mettere in calendario un viaggio vero e proprio verso la Germania meridionale.
