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Mixology d’autore

Uno sguardo al futuro del bere miscelato italiano con tre giovani talenti di grande personalità e le loro ricette signature. Parola d’ordine? Rimettere al centro il cliente.

food and wine awards bartender

Ricerca sugli ingredienti e sulle preparazioni homemade, approccio sartoriale, attenzione alle presentazioni, sguardo consapevole alla grande miscelazione del passato: sono questi i tratti comuni ai tre bartender arrivati allafinale dei Food&Wine Italia Awards 2020. Tra le sei categorie di giovani talenti under 35 c’era anche quella dedicata alla mixology, promossa in collaborazione con Bonaventura Maschio, la storica distilleria di Gaiarine (TV) sempre più protagonista della cultura e delle nuove tendenze del bere miscelato italiano.

Ad aggiudicarsi il premio è stato Nico Salvatori del ristorante e cocktail bar Oltre di Bologna: modenese classe 1986, basso profilo e nessuna concessione all’imperante estetica hipster, uno che alle parole preferisce i fatti e tanto studio. Il suo è un repertorio che ben si applica all’esperienza di questa neo-trattoria e che si muove tra classici eseguiti da manuale – tra cui il suo amato Americano – e signature equilibrati e mai banali, all’insegna del “less is more”, tra cui gli ottimi Come un balsamo, Sapori d’Oriente e Sky Fall.

Con lui, sul palco della Sala Joule di Cariplo Factory a Milano, i due finalisti Leonardo Todisco del Rita & Cocktails di Milano e Solomiya Grytsyshyn del Chorus Café di Roma. Todisco è il capo barman del locale di Edoardo Nono e Gianluca Chiaruttini sui Navigli, luogo del cuore di molti milanesi e non solo. Il motivo? La rara capacità – sua e di tutto il team – di leggere pensieri e gusti di chi si siede al bancone. E poi c’è una delle cocktail list più originali e dissacranti in circolazione (dove trovate anche il Sexy Pepper, il cavallo di battaglia), un’ottima cucina e un ambiente comfort e confidenziale.

A due passi (letteralmente) da San Pietro, la giovanissima barlady di origine ucraine lavora in uno dei locali di riferimento della cocktailistica capitolina. Qui ha fatto tesoro della lezione del suo mentore Massimo D’Addezio e si è guadagnata il rispetto di molti colleghi, grazie a uno stile moderno, brillante e personale, alla conoscenza dei prodotti (soprattutto della liquoristica italiana) e alla capacità di cucire addosso a ogni ospite il drink più giusto.

Le ricette dei cocktail

Come un Balsamo
40 ml Vermut Dry
15 ml sciroppo al pepe rosa e pepe lungo

Servire in tumbler alto, colmare con succo di aloe vera e decorare con pepe rosa bruciato in grani e skeleton leaves (foglie di betulla essiccate).

Fighó
4 cl Liquore al Fico d’India Giardini d’Amore
1 cl Liquore ai fiori Sambuco St Germain
Prosecco a colmare

Decorate con foglie di menta e rondella di lime.

Sexy Pepper
1 cl orzata homemade
1 cl sciroppo di zucchero
3 cl succo di limone
3 cl succo fresco passion fruit
5 cl London Dry Gin infuso al pepe bianco

Shakerare e servire in coppa doppia. Guarnire con scorzetta di lime arrotolata a ricciolo e una macinata di pepe bianco.