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Andrea Berton

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Piccole rivoluzioni nel fine dining al Nord Italia

Dal ristorante aperto un solo giorno a settimana per far riposare la brigata agli appuntamenti che uniscono alta cucina e mixology, ma c'è anche lo chef che propone un menu per gli under 35.

Con il tanto atteso ritorno della primavera, i ristoranti possono finalmente cambiare menu verso rotte di gusto più fresche e leggere, con la conseguente riapertura di quelle insegne che si erano fermate per la pausa invernale. È questo il caso di Senso Mart, l’indirizzo stellato di Alfio Ghezzi all’interno del Mart Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto (Trento), dove il cuoco di origine trentina è arrivato nel 2019, proponendo una formula più smart durante il giorno con Bistrot Mart Alfio Ghezzi, mentre il fine dining era riservato per il servizio serale. Ghezzi però quest’anno ha voluto cominciare la stagione annunciando con un’importante novità: Senso Mart sarà aperto solo il venerdì sera, con un unico menu degustazione – non c’è quindi possibilità di ordinare alla carta –, e “Senso estremo” sarà l’esclusivo percorso di sette portate dove emerge la cucina nitida e senza compromessi dello chef. Il perché di questa scelta? Il cuoco ha sempre avuto un approccio virtuoso e sostenibile, sia nella selezione della materia prima sia verso il benessere dei propri dipendenti. E così, non riuscendo a trovare due brigate distinte per la doppia insegna, ha preferito concentrare il suo lavoro in un solo servizio a settimana.

Gravitando sempre tra i tavoli dell’alta ristorazione, a Milano è atteso il ritorno del ciclo di eventi “Gin & Pasta” presso il ristorante di Daniel Canzian che, dopo il riscontro positivo dello scorso anno, ripropone anche per il 2024 quattro appuntamenti dove il gin sarà protagonista assoluto. In partnership con la storica azienda Tassoni e con il Gin Superfine al Cedro e la tonica Superfine, il momento cocktail sarà abbinato a tre piatti di pasta pensati dal cuoco di origine veneta: si comincia mercoledì 3 aprile con i Ripieni di ortiche e mandorle, le Pappardelle di cacio, pepe e fave e lo Gnocco rosolato al ragù di vitello, serviti con un piacevole sottofondo di musica live a cura della band Italian Swing Frequency. Gli altri tre incontri sono invece fissare per il 15 maggio, il 12 giugno e il 18 settembre, con un menu ad hoc che cambierà in ogni serata.

Tra guizzi di classe e menu degustazione che omaggiano classici senza tempo come il brodo, si muove Andrea Berton che ha pensato di proporre, almeno una volta a settimana, un format per avvicinare i giovani alla sua cucina. Dallo scorso 23 marzo, e per ogni sabato a pranzo, chiunque abbia meno di 35 anni potrà assaggiare i signature dello chef a un prezzo agevolato. «Questa formula nasce dalla voglia di aprire le porte del ristorante a tutti i giovani gourmand che vogliono sperimentare una cucina d’autore a un prezzo accessibile – racconta Berton –. Ogni fine settimana proporrò un percorso composto da 5 portate, con abbinamento di due calici di vino e soft drink inclusi, al costo di 95 € a coloro che dimostreranno di avere meno di 35 anni presentando la carta d’identità». I nati entro il 1989 potranno provare la sua Capasanta arrosto con vino e pepe rosa, guarnita con un croccante al nero, ma anche il Risotto con Grana Padano Riserva e BalsaMela, e ancora la Fracosta di vitello gratinata con salsa al peperone crusco e friggitello.

Maggiori informazioni

In apertura: la sala di Ristorante Berton (ph. Marco Scarpa)

 

 

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