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Alt Stazione del Gusto

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Enilive e Accademia Niko Romito: a Roma la prima Stazione del Gusto in partnership

Previste 100 aperture in quattro anni: un progetto scalabile che unisce innovazione energetica, servizi e food di qualità.

Cosa accade quando una delle più grandi aziende italiane e il più abile cuoco-imprenditore del Paese si incontrano facendo convergere valori, obiettivi e strategie comuni? Accade che parole come innovazione, sostenibilità, smart mobility o qualità accessibile, ma anche formazione e sviluppo, smettono di essere slogan un po’ abusati e prendono concretezza, che si tratti di biometano o di una irresistibile bomba fritta alla crema – senza uso di grassi animali – in cui affondare i denti.

Lo dimostra il progetto che vede insieme Enilive – brand di Eni Sustainable Mobility, società dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, controllata da Eni – e Accademia Niko Romito nello sviluppo del progetto ALT Stazione del Gusto, il modello di ristorazione di qualità veloce e accessibile “su strada” lanciato dallo chef prima a Castel di Sangro e poi anche a Montesilvano coinvolgendo gli ex allievi della scuola di formazione.

Evoluzione dell’idea iniziale di piccola rivendita per il laboratorio di panificazione sul retro, ALT ha conquistato un pubblico eterogeneo di famiglie, giovani, professionisti, viaggiatori e gourmand con una proposta curatissima (anche dal punto di vista nutrizionale, riducendo o eliminando grassi, zuccheri e conservanti) nelle materie prime e nelle preparazioni, ma accessibile a tutti tanto nei sapori quanto nei prezzi rapportati alla qualità. Dalle bombe con farciture dolci (con creme, confetture o con il gelato del lucano Emilio Panzardi) e salate al toast, dalle polpette al sugo al pollo fritto con le chips croccantissime, dalle brioche alle crostate, il format – anche se lui non ama chiamarlo così – gli ha permesso di applicare l’attenta ricerca alla base della sua cucina anche a una proposta più pop, che unisce approccio creativo e comfort domestico: «Per me è stato anche un modo per dare alla mia ricerca un risvolto pratico di utilità condivisa, di mettere in atto la responsabilità del cuoco verso modelli più semplici che democraticizzano la qualità. Aumentando i numeri e grazie alla collaborazione con alcune industrie dell’agroalimentare italiano per omologare ingredienti e processi ci siamo potuti permettere di trovare soluzioni innovative che garantiscono qualità costante e standard alti, cosa che molti artigiani non riescono a fare. È un lavoro molto importante che in realtà sta dietro anche all’alta cucina, dove è fondamentale dare continuità al risultato nei piatti».

Adesso, grazie alla partnership con il brand che conta oltre cinquemila Enilive Station in tutta Europa di cui quattromila in Italia, ALT punta a replicare il modello su larga scala – concetto su cui Romito lavora da tempo, anche per quel che concerne l’ambito strettamente culinario, dalla ristorazione collettiva alle forniture di panificati semi-lavorati – raggiungendo un pubblico sempre più ampio e diversificato con una proposta incentrata, appunto, su qualità e accessibilità. Si parte da Roma, dove proprio accanto alla sede Eni di Palazzo Mattei, all’EUR – in quella che dagli anni Sessanta era una storica stazione di servizio del gruppo su viale America –, dal 20 settembre apre al pubblico la prima sede di ALT in partnership, dotata di posti auto e tre colonnine Plenitude di ricarica di veicoli elettrici che hanno sostituito le vecchie pompe.

Tutto nasce da una email che Niko Romito – con impeccabile pragmatismo e un certo senso di ingenuità, preferendo il canale più lineare alla consuetudine di cercare contatti e amicizie – inviò ad Eni quando iniziò a progettare la seconda apertura abruzzese dell’insegna, avvenuta nel 2021 nella stazione di servizio Enilive in via Palmiro Togliatti a Montesilvano (Pescara). Una email che ebbe risposta, anche perché il management di Enilive stava appunto ragionando sulla trasformazione delle stazioni di servizio in mobility point, incentrati – oltre che sul rifornimento, che con le nuove forme di mobilità “decarbonizzata”, vede allungare i tempi che si tratti di biometano o della ricarica elettrica – sulle nuove esigenze degli utenti, a cominciare proprio dal cibo.

«L’idea alla base è di trasformare il tempo del rifornimento da sosta noiosa a occasione piacevole con una serie di servizi tra cui c’è sicuramente il food, che però sia sempre più identitario», spiega Giovanni Maffei, Direttore Commerciale di Eni Sustainable Mobility, sottolineando come i già esistenti Eni Caffè funzionino molto bene per l’offerta di colazione e caffetteria, mentre la ristorazione vera e propria nelle stazioni di servizio, in generale, non ha mai avuto grossi riscontri. La collaborazione con Romito potrà cambiare le cose: «Andare oltre il concetto di sosta e rifornimento, offrendo una ristorazione innovativa, di qualità e accessibile, è il nostro obiettivo. In questo l’apertura di Roma, in una sede per noi iconica, anticipa quello che sarà», conferma Stefano Ballista, amministratore delegato di Eni Sustainable Mobility. Si prevedono infatti 100 aperture in quattro anni, di cui il 70% in Italia e il resto è in Europa (si sta già lavorando sulla prima apertura all’estero).

Enilive si occupa di individuare (attraverso attente analisi di micro-mercato e geo-marketing) i luoghi e gli spazi adatti, partendo dalle già esistenti Station per arrivare potenzialmente a punti di grandi flussi come stazioni e aeroporti. Mentre da Castel di Sangro giungeranno idee e ricette, arredi e attrezzature: come gli speciali forni messi a punto per rigenerare o scaldare in un minuto quanto ordinato, passando dal banco iper-fornito che invita agli acquisti d’impulso a un menu fotografico da cui ordinare preparazioni espresse da semi-lavorati, evitando sprechi di cibo. E, soprattutto, per Castel di Sangro – dove ha sede l’Accademia Niko Romito ed è in costruzione la nuova sede del campus con uno spazio dedicato alla ricerca applicata al progetto – passeranno tutti i futuri collaboratori delle “stazioni del gusto”, per un periodo di formazione a tutto tondo che prevede gastronomia, accoglienza e marketing. Nato anche come sbocco professionale e imprenditoriale per i diplomati alla scuola culinaria, con la spinta propulsiva data dalla partnership ALT diventa infatti anche una concreta opportunità per molti giovani imprenditori, grazie a una formula di franchising piuttosto accessibile. «Questa prima apertura in collaborazione con Enilive è il compimento di un’idea progettuale che darà ad ALT Stazione del Gusto tante “case”», commenta lo chef. «ALT è un progetto in cui credo molto, che darà nuove possibilità di business a giovani imprenditori e cuochi all’inizio della loro carriera. Creare nuovi posti di lavoro, dare una formazione attenta e approfondita, condividere valori e visione, è per me e l’Accademia Niko Romito un’occasione culturale e di crescita importante».

Maggiori informazioni

ALT Stazione del Gusto
viale America 270, Roma
Aperto tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 22

 

 

 

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